Oltre Finanza

Saturday, November 25, 2006

Cambia lo scenario euro dollaro


Ieri si è verificata la rottura del trend laterale, e come segnalato c'é stata immediatamente una bella salita.
La candela è imponente e non sembra affatto una falsa rottura come sento qualcuno ipotizzare, il trend laterale è finito.
Sopra c'é ancora spazio per salire, e non mancherà di farlo.
Tutto questo potrebbe portare ad un maggiore sbilanciamento del cross. Infatti un ulteriore deprezzamento del dollaro (perché come dico sempre, in realtà è il dollaro che fa il movimento, non l'euro che contribuisce in minima parte) potrebbe indurre le banche centrale dei vari paesi a diminuire le scorte in dollari, di fatto (come ha anche detto il mio amico blogger Hypertrader ) non interessa nessuno avere scorte di monete con basso valore d'acquisto.
Inoltre questo porterebbe ad una rivoluzione, più volte annunciata, del mercato petrolifero, che abdicherebbe il dollaro per l'euro. (ed è qua che ovviamente c'entra con la finanza il discorso eurabia...niente è per caso).
Insomma ci sarebbe un effetto domino non di poco conto.
Ma, esiste sempre un "ma", il mondo non è mai così chiaro e pulito, sarebbe troppo facile e poco interessante.
Quindi ci dobbiamo porre delle domande. Bisogna sempre porsi delle scomode domande quando le cose appaiono ovvie.
Gli Stati Uniti D'america sono d'accordo con questo scenario?
La risposta, credo siamo tutti d'accordo, è NO!
Analizziamo quindi un po' di punti...le motivazioni di questo no.
Prima di tutto, da che mondo è mondo, un potente non vuole mai cedere lo scettro, soprattutto se questo è detenuto da svariati anni; questo per una serie di motivi psicologici e di natura che non c'interessa approfondire in questa sede.
La seconda motivazione sono i debiti. Gli USA come detto sono il paese più indebitato al mondo, e si possono permettere di non ripagare questi debiti appunto perché detengono il dominio militare, del petrolio e d'influenza politica ( questi tre motivi sono compenetranti l'un l'altro, con un lavoro sinergico).
Quindi, un eccessivo deprezzamento del dolaro porterebbe alla perdita del dominio sul mercato petrolifero, pressione da parte dei paesi creditori, di conseguenza una perdita d'influenza politica, o cmq di autorevolezza e perché no di autorità. Rimarrebbe l'esercito che resta un arma da usare con criterio, pericolosa non solo dal punto di vista umano, ma anche politico.
Ovviamente lo scenario qui descritto è generalizzato è soprattutto non sembra possa accadere così velocemente.
Quali sono i meccanismi che possono contastare?
Con il deprezzamento del dollaro ci sarebbe un rientro dei capitali, il che rinforzarebbe l'economia interna USA. E di conseguenza aumenterebbe nuovamente il valore della moneta.
Inoltre come la storia ci insegna gli USA hanno una politica aggressiva in tutti i campi, questo è sempre stato un loro punto di forza, e non si sono mai lasciati scappare un occasione per fare guerra...l'abbiamo visto recentemente, prima di quest'estate. La guerra ha aiutato il dollaro a contenere e camuffare la crisi economica e la bolla immobiliare, e difatti così è successo, fino ad ora, anche con abili iniezioni di denaro sul mercato.
Insomma L'America ha le capacità e le strategie (per quanto discutibili possano essere) per contrastare e cercare di opporsi a questa tendenza, non ascoltiamo i catastrofisti che danno di qui a qualche mese gli USA spacciati.
Non sono Diventati la Massima potenza Mondiale perché sono fessi. La loro economia rimane comunque forte e la loro politica è spregiudicata, nonostante quest'ultima possa portare a enormi buchi e bolle economiche (già viste scoppiare più volte nello scorso secolo) ha sempre reso bene. Il processo è in atto, ma il risultato lo sapremo solo alla fine.
Ai posteri L'ardua sententenza.

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