Intervista a Saverio Berlinzani
Sono lieto di proporre un intervista al Sig. Saverio Berlinzani, e ringrazio di cuore la nostra fedele lettrice nonché autrice dell'intervista Lari, e il Sig. Berlinzani per la sua disponibilità.
Parlo sempre di forex...cross di qua, cross di là...e mi sembra giusto e interessante dare voce ad una personalità di spicco in questo campo, qualcuno che non solo se ne intende, ma che ha vissuto fin da subito, dai primordi, questo mercato.
Insomma...qualcuno di competente veramente!
Buona lettura.
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Chi è Saverio Berlinzani...
Saverio Berlinzani, nato a Bologna il 28 Ottobre 1963; dopo 4 anni di esperienza presso una società che opera nel settore petrolifero, entra nel mondo bancario come Foreign exchange trader presso il Banco Lariano. Passa i successivi 4 anni tra le filiali di Parigi e Milano della banca lavorando come spot market maker su mercato ITL e FRF, e curando i mercati forward e opzioni sui cambi per la clientela.
Nel Marzo '93 viene assunto da Swiss Bank Corporation come chief dealer per il "centro di eccellenza" sulla lira tra le filiali di Lugano, Zurigo e Ginevra. Nell'Agosto '96 si trasferisce alla filiale di Londra, centro europeo del trading del gruppo SBC, dove dal Marzo '97 è a capo del settore European Monetary System; guida quindi il ruolo della primaria banca svizzera come market maker per le divise europee, e fa parte del team di proprietary trading, nel quale gestisce posizioni strategiche tramite spot e opzioni sui cambi. Nella primavera del '98 lascia UBS (nome risultante dalla fusione tra i due colossi Swiss Bank Corp e Union Bank of Switzerland) per tornare a Milano a lavorare con Gabriele Vedani al progetto SALEX.
Durante gli anni spesi nel mondo bancario partecipa a numerosi corsi di approfondimento sui principali strumenti finanziari; nel Maggio '99, nell'ottica di fornire alla clientela un servizio sempre all'avanguardia e di primissimo livello, frequenta un seminario organizzato dalla SDA Bocconi dedicato alla "Global Asset Allocation"; partecipa inoltre a numerosi convegni Forex a livello nazionale e internazionale.
Partiamo con l'intervista
Fondatore della Salex con il Sig Vedani, ha fatto una lunga esperienza nel mondo bancario, cosa l’ha spinta a scegliere di entrare nel mondo finanziario ?
Io e i miei soci, il Dott Gabriele Vedani e il Dott. Giovanni Pozzi, abbiamo sempre pensato, fin dagli esordi nel mondo bancario, che questo mercato fosse qualcosa di estremamente interessante e appetibile non solo per i grandi speculatori o grandi investitori, ma fosse anche, proprio per le sue peculiarità, accessibile alla grande massa di piccoli e medi investitori.
Nei mercati tradizionalmente evoluti nel mercato valutario viene investita una percentuale ben superiore a quella che viene per ora investita in Italia e ciò dipende dalla scarsa conoscenza nel nostro paese dello strumento in oggetto.
Il forex è un mercato decorrelato, nel senso che è assolutamente indipendente dai cicli economici e quindi offre sempre volatilità che è per i traders, come l’aria per i comuni cittadini, e liquidità, in quanto è considerato un mercato di quasi concorrenza perfetta, difficilmente manipolabile, almeno nelle coppie di valute più liquide.
I dati forniti dalla Banca dei Regolamenti Internazionali indicano volumi giornalieri che oscillano tra i 2 e i 3 mila miliardi di dollari.
Lei ha scelto in particolare il mercato del Forex , due parole a chi si affaccia per la prima volta su questo mercato, perché preferirlo ad altri strumenti finanziari?
Diciamo piuttosto che invece di preferirlo ad altri strumenti finanziari, sarebbe il caso di aggiungere nel proprio portafoglio, una percentuale di investimenti nel mercato dei cambi, proprio per le sue caratteristiche legate alla decorrelazione dagli altri mercati e per una diversificazione efficiente.
Il forex è in tutto e per tutto una asset class di investimento che aiuta ad innalzare la soglia di efficienza di un portafoglio di investimento.
Investire sul mercato valutario propone all’investitore una variante al mercato azionario e obbligazionario offrendo una diversificazione più completa ed una riduzione del rischio sulla gestione del portafolio
Se gli investimenti valutari vengono associati anche ad investimenti in azioni ed obbligazioni, si otterrà una riduzione sia della volatilità che del rischio sul proprio portafoglio a lungo termine.
La correlazione negativa tra una classe di investimenti sottostante e la sua volatilità farà si che un investimento basato esclusivamente sulla volatilità diminuirà il rischio di esposizione sul mercato.
Se si aggiunge volatilità ai fini di coprirsi da eventuali rischi, un portafoglio si diversificherà con una nuova classe di investimenti, generando profitti in eccesso e riducendo la possibilità di rischio.
Nel mondo dell’FX non c’è differenza nel potenziale profitto tra una posizione lunga ed una posizione corta. Grazie a questa caratteristica, un portafoglio valutario sarà in grado di ottenere profitti in qualsiasi condizione di mercato.
Tale mercato è trasparente, eterogeneo (ogni operatore ha differenti esigenze, che sia un operatore
Istituzionale, commerciale, sopranazionale, speculatore o market maker) ed equo (Nessun operatore per quanto grande può manipolare il mercato nel lungo periodo. Si pensi ad esempio alle svalutazioni subite da alcune valute a dispetto dei massicci interventi delle rispettive banche centrali)
Mi è parso di capire che un numero sufficiente di trader che operano sul mercato finanziario usando la vasta gamma di strumenti a loro disposizione non sono molto propensi al Forex, perché secondo lei?
Il forex non è conosciuto e la conoscenza di questo mercato è ancora insufficiente, ma non solo tra i privati, ma anche tra gli istituzionali.
Per tale ragione, Salex, che è nata da cambisti che hanno lavorato presso primari Istituti e che sono divenuti imprenditori successivamente, e non il contrario come spesso accade per molte società concorrenti, fa della education, una vera a propria missione organizzando corsi ed eventi per istruire i traders o comunque chi si affaccia per la prima volta a tale mercato, senza dimenticare le consuete partecipazioni a Bloomberg o Cfcnbc in cui si cerca di far conoscere il mondo del forex nel dettaglio.
Per tale ragione la Consulenza che offre la società diventa un punto di riferimento importante per chi si avvicina al mercato valutario, una consulenza fatta di: Lettere tematiche di analisi macroeconomica e fondamentale, Articoli di analisi tecnica delle principali coppie di divise e delle divise secondarie, Corporate alert, livelli di entrata di medio periodo per aziende importatrici ed esportatrici, Market movers, i dati economici che portano grande volatilità, oltre che News e rumours di mercato ed infine segnali di trading e trade alerts dinamici. Il tutto, teso a migliorare le probabilità di trading profittevole.
Analisi tecnica, analisi fondamentale , quale delle due ha più peso nella operatività ?Oppure sarebbe preferibile mixsarle con equilibrio?
L’analisi tecnica gioca un ruolo spesso decisivo nel mercato valutario ,proprio per le caratteristiche di trasparenza ed efficienza del mercato stesso.
L’analisi fondamentale gioca un ruolo secondario e ha effetti solo nel lungo termine, e per lunghi periodi i prezzi di determinate coppie di valute si discostano dai cosiddetti “fair value” anche in modo sostanziale.(è il caso di EurJpy e GbpJpy nell’ultimo anno).
Molto spesso le ragioni che portano a scostamenti anche importanti dai livelli cosiddetti fondamentali, sono determinate da motivi macroeconomici (è il caso dei carry trades ovvero di quelle coppie di valute che si muovono in relazione al differenziale di tasso) ma è certo il fatto che l’analisi tecnica gioca sempre un ruolo decisivo nelle scelte operative.
Quali sono gli strumenti di analisi tecnica sono più popolari, per analizare il mercato valutario ?
Nel mercato dei cambi, che ricordo essere un mercato over the counter , ovvero non quotato in un mercato telematico di riferimento, dove si incontrano domanda ed offerta, ma un mercato globale con una grande quantità di operatori e di intermediari autorizzati in ogni parte del mondo, gli strumenti di analisi tecnica sono quelli tradizionali, di carattere quantitativo (analisi tradizionale , medie mobili, momentum, rsi, stocastici etc etc…) in aggiunta a quelli basati sui patterns , ovvero le configurazioni grafiche , che negli ultimi anni hanno preso parecchio piede proprio per le
caratteristiche del mercato stesso.
La presenza degli stop loss guida spesso le direzioni di breve termine e quindi i breakout su massimi e minimi rilevanti precedenti che rappresentano una forma di analisi basata sui patterns, appaiono come una forma di trading che negli ultimi anni ha avuto molto successo.
Non si devono dimenticare pure le Japanese Candlestick che nell’ultimo decennio hanno acquisito un ruolo fondamentale nell’analisi tecnica proprio per le caratteristiche informative di tali configurazioni, che racchiudono in se stesse informazioni che permettono di operare con successo.
Molti sono alla ricerca di un “Trading System miracoloso”, lei cosa ne pensa?
Noi crediamo che non esista un sistema di trading automatico miracoloso, tantomeno pensiamo che le continue ottimizzazioni e backtesting siano la soluzione dei problemi di caduta fisiologica di ogni
sistema.
Esiste però la possibilità di costruire molti sistemi, che a nostro avviso devono avere la caratteristica della semplicità, da unire insieme per costruire un pacchetto integrato e diversificato, che abbia la caratteristica precipua di minimizzare i draw down (ovvero i ribassi dai picchi massimi di rendimento ai minimi). Il segreto di un buon modello è proprio la minimizzazione dei rischi, successivamente , anche grazie all’effetto leva, si può parlare di rendimenti, ma il vero segreto sta
nella ricerca della stabilità nel medio periodo.
In Italia è un impresa riuscire trovare libri e siti dedicati al Forex, quindi difficoltoso soprattutto per i “neoforexiani”(schezosamete li chiamo cosi) reperire un sufficiente numero d’informazioni, mentre ne abbondano di stranieri, perché secondo lei da noi il mercato valutario è ancora ai
margini?
Certamente questa è la motivazione, e per questo Salex sta preparando l’uscita di un libro dedicato al mercato valutario, un libro che voglia essere una raccolta di esperienze unite alla divulgazione
delle nostre conoscenze in materia di metodologie operative e creazione di sistemi di trading.
Un testo dove si possa conoscere il mercato forex da coloro che lo hanno vissuto in prima persona e soprattutto in prima linea nelle grandi banche d’affari, quelle che secondo la mitologia dei traders on line,rappresenterebbero le mani forti che entrano nei mercati.
Posso tranquillamente rassicurarli dicendo che le cose non stanno così, forse un tempo, ma oggi con l’aumento della liquidità e con laglobalizzazione, è diventato quasi impossibile manipolare il
mercato valutario.
Sono un dilettante , mi presento alla Salex , quanto capitale mi consiglia di investire inizialmente, quali rischi corro, cosa fare e non fare davanti alla mia “bella piattaforma” ricca di promesse…e personalmente a tu per tu lei cosa mi consiglierebbe?
Di fronte alle persone che si avvicinano per la prima volta al forex siamo soliti suggerire di presentarsi e chiedere dei corsi di Analisi tecnica, per avere le basi per affrontare un mare così perennemente agitato.
Questo per evitare di fare come fanno in molti, ovvero aprire un conto e passare i primi mesi o il primo anno ad accumulare perdite per fare esperienza.
Noi cerchiamo di dare suggerimenti e trasmissione di esperienze (attraverso i nostri corsi e la nostra consulenza) che permettono di evitare un evento del genere, e successivamente, raccolti questi dati, ogni trader farà le proprie valutazioni sui propri investimenti e deciderà di
camminare per così dire “da solo”.
regala agli utenti del forum un suo report personale sul medio periodo per eur/usd ?
L’Euro, resta una valuta strana, nel senso che nonostante siano passati ormai 10 anni dalla sua
nascita, è una moneta che non sale mai per forza propria ma solo per debolezza altrui.
Per quanto riguarda l’Eurusd quindi molto dipenderà dalla volontà di lasciar cadere il dollaro da parte degli americani e soprattutto dalla volontà delle Banche Centrali (soprattutto Asiatiche)
che oggi detengono ancora enormi quantità di dollari , di diversificare le proprie riserve in altre Valute.
In aggiunta a questo dobbiamo dire che molto dipenderà anche dall’andamento dei tassi di interesse, ovvero se le forbici dei tassi tra le tre grandi aree (Giappone, Europa e Stati Uniti ) tenderanno a ridursi nel senso che la Federal Reserve abbasserà progressivamente il costo del
denaro nel 2007, allora per il dollaro non vi saranno molte speranze e i livelli di 1.3500 – 1.4000 saranno raggiunti in fretta.
Da un punto di vista dell’analisi tecnica, il mercato resta positivo, cioè per un Eurusd al rialzo fino a che non assisteremo ad una rottura e violazione del livello di 1.2450 con obiettivi che si possono individuare in area 1.3600-1.4000.
Ma in modo altrettanto chiaro si deve dire che di per se la moneta unica comincia a soffrire una eccessiva forza nei confronti delle altre principali valute e a livello macroeconomico il fatto di restare per molto tempo al di sopra di 1.3000 e di 150.00 nei confronti di dollaro e Yen rispettivamente, potrebbe causare una perdita di competitività del sistema economico nel
panorama internazionale.
Lo Yen sembra in difficoltà, vi resterà ancora per molto , a fronte dell’economia giapponese che non sta vivendo un grande momento...
Lo Yen è in difficoltà per una sola e semplice ragione: il differenziale di tasso con le altre valute
Fino a che la Boj o le altre banche centrali non metteranno mano al portafoglio e non decideranno di sostenere la valuta giapponese con interventi sui mercati oppure sino a quando tale differenziale non si ridurrà, crediamo che non vi saranno grandi speranze per un suo
recupero.
Certo è che ai livelli attuali (158.00) contro Euro la valuta giapponese appare ampiamente sottovalutata, ma questo non conta e gli investitori continuano ad indebitarsi a basso tasso.
Parliamo di macroeconomia , come vede i tanto discussi U.S.A e la sua acerrima concorrente Europa…
Gli Stati Uniti godono di una flessibilità maggiore rispetto all’Europa, sia in termini macroeconomici sia in termini di oscillazione dei tassi di riferimento(logica conseguenza della flessibilitàmacroeconomica).
Nel 2007 le attese sono per una riduzione del costo del denaro mentre l’Europa vive una fase ritardata del ciclo rispetto agli States e la crescita sembra ancora sostenuta.
Pertanto vi sono ancora segnali di rialzo dei tassi legati soprattutto al rialzo dell’inflazione mentre negli Stati Uniti gli effetti inflattivi del dollaro debole e il calo del prezzo del petrolio dovrebbero aver avuto effetti di ribasso dei prezzi al consumo.
Le ultime parole del presidente Bush per una riduzione dei consumi di petrolio nei prossimi dieci anni potrebbero causare minori consumi e inflazione conseguentemente in calo, con effetti sul costo del denaro, che dovrebbe cominciare a scendere nel corso dell’anno.
e i Paesi asiatici …
I paesi del sud est asiatico mantengono sottovalutate artificiosamente le proprie valute e i propri tassi di riferimento, con enormi quantità di dollari di riserve valutarie.
A parte la Cina, che vive una fase ininterrotta di crescita al di sopra del 10% annuo, gli altri paesi e soprattutto il Giappone, continuano moderatamente a crescere, anche se non vi sono segnali di rialzo dell’inflazione.
La Banca Centrale mantiene sostanzialmente i tassi a zero e questo favorisce vendite di Yen che però nonostante la sottovalutazione, non creano inflazione importata.
Cosa sta spingendo alcuni Stati a diversificare le loro riserve monetarie, abbandonando il dollaro per l’euro?
La diversificazione diventa necessaria per evitare che una caduta del dollaro possa causare perdite ingenti alle Banche Centrali che detengono enormi quantità di riserve valutarie che ancora oggi
sono denominate in dollari per oltre il 70% dello stock globale.
Sul mercato valutario le valute più scambiate sono euro e dollaro indiscutibilmente seguite dallo yen , sterlina e franco svizzero, a suo parere c’è una coppia di valute che potrebbe essere molto sottovalutata ma fornirebbe invece buoni spunti di trading?
Esistono tante coppie di valute, la nostra piattaforma attualmente ne contiene 46, molte delle quali sono estremamente tecniche anche se molto volatili.
L’analisi tecnica sui cross (i derivati dai cambi principali) è molto significativa e rapporti di cambio quali GbpJpy , EurAud , EurNzd, NzdJpy, offrono spunti molto interessanti di trading di breve e medio periodo, grazie al differenziale di tasso tra le valute in questione.
Ci presenti Salex ; cosa offrite e perché scegliere di operare con voi…
Salex è un broker autorizzato a fornire intermediazione attraverso una piattaforma operativa live che offre spread assai contenuti , unitamente ad un servizio di education proposto attraverso la
consulenza on line e corsi di trading.
L’offerta prevede anche la possibilità di investire tra differenti linee di gestione Salex , in cui il cliente può personalizzare il proprio profilo di rischio, Salex si propone anche alle aziende che devono coprire un rischio di cambio legato alla loro attività primaria, attraverso la consulenza, ma anche la gestione in linee Import ed Export, che vanno ad incontrare le esigenze delle aziende , anche quelle più evolute.
Tra i servizi si segnala anche la costruzione, valutazione e vendita di sistemi di trading creati ad hoc .
Esistono infine ottime possibilità per Agenti o gestori che vogliano collaborare con Salex (rimandiamo per gli approfondimenti al nostro sito www.salex.it)
Saverio Berlinzani
Ringrazio il Sig. Berlinzani per la sua gentile disponibilità
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