Oltre Finanza

Monday, January 29, 2007

Petrolio

Ci siamo stabilizzati da qualche giorno intorno ad area 55$, percorrendo un trading range tra 56$ e 54$, possiamo osservarela formazione di un segnale d'inversione del trend di brevissimo. Un doppio massimo formatosi in area 56 dollari.
Dato il il trend laterale un segnale di conferma arriverebbe sotto area 54$, ciò ci catapulterebbe a ritestare area 50$, con l'eventualità, come detto in precedenza, di andare a formare un nuovo minimo in area 46$.
Tutto ciò, che deriva dall'analisi tecnica, sembra essere in accordo con lo scenario fondamentale, dove gli USA tengono basso il petrolio per mettere in difficoltà l'Iran, e questo, dal canto suo, calcola già il petrolio a 33$.
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(ANSA) - TEHERAN, 21 GEN - Il presidente iraniano Ahmadinejad ha proposto di ridurre la dipendenza dell'economia dalle entrate petrolifere. L'intento del leader iraniano e' quello di resistere anche di fronte a eventuali piani dei 'nemici' per fare abbassare il prezzo del greggio. Normalmente per 'nemici' a Teheran si intendono gli Stati Uniti. Intanto Ahmadinejad ha limitato le entrate nel petrolio nel bilancio dello stato calcolando il greggio al prezzo di 33,70 dollari al barile.
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Il rimbalzo tecnico è stato aiutato anche dalle previsioni metereologiche che hanno previsto un calo della temperatura, cosa accaduta, ma per troppo breve periodo.
Stiamo di nuovo avendo temperature primaverile, tanto è vero che qua (nord d'italia) ho cespugli di rose fioriti. ( purtroppo non posso documentare la fioritura perché la macchina fotografica è temporaneamente assente...spero mi crediate sulla parola).

Mi limito qua nell'analisi fondamentale, sono cosciente che ci sono troppi interessi in ballo affinché si possa fare un analisi completa e attendibile, sono convinto che il petrolio troppo basso vada contro gli interessi di molti, quindi non ci starà a lungo.

E dato che il tema è sempre più interessante non mancano stupidaggini e previsioni non-sense e strampalate:
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Da repubblica.it

“Non moriremo di freddo: il petrolio, anche considerando che ad utilizzarlo non sarà più il 20% dell’umanità, come avviene adesso, ma l’intera popolazione mondiale, durerà, come minimo, per altri 100 anni”.

La confortante previsione è di uno degli “addetti ai lavori” per eccellenza: Claudi Santiago, Presidente ed AD di GE Oil e Gas, che ha tenuto una conferenza stampa a Firenze, insieme a Claudio Materazzi (GM Sales, GE Oil e Gas). L’occasione è stata offerta dal Meeting annuale del Gruppo che si tiene, da anni, a Firenze e che ha visto passare “i clienti” dai 200 del 2000 agli attuali 850, provenienti da 70 paesi di tutto il mondo. Santiago ha fornito anche un’altra importante stima: il prezzo del petrolio, nei prossimi 5/10 anni, non scenderà sotto i 50 dollari al barile e non supererà i 65 dollari.

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Meno male che c'é sempre qualcuno che ostenta sicurezza è dice le cose in modo chiaro.

Invito alla lettura di questo articolo di bloomberg.
Inoltre se gli amici blogger e i lettori volessero proporre analisi o opinioni sono i benvenuti...anzi, ne sarei grato.


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