Oltre Finanza

Wednesday, June 06, 2007

Euro Dollaro, da che parte andiamo?


Nei forum si sente parlare di fine discesa per il cross euro dollaro, anche l'amico Blogger Giovanni Solinas mostra una interessante e bella analisi sul cross mostrando quanto sembri finita la discesa.

Come al solito non c'é niente di certo e cercherò di mostrare un analisi che possa aiutare il lettore a capire la situazione, non è infatti mia intenzione e non lo sarà mai dare segnali operativi, ma piuttosto offrire degli scenari e delle indicazioni per chiarire le idee.

Sopra propongo delle vecchie canalizzazioni che ci hanno accompagnato in questi mesi, ed è giusto ogni tanto farle nuovamente vedere, anche perché continuano a fare il loro sporco lavoro, e sono molto utili, a mio avviso, per individuare i punti del mercato più critici.

Nell'immagine ho aggiunto i ritracciamenti Fibonacci, è uno strumento usato da molti trader per capire i livelli più importanti durante una fase di ritracciamento. Possiamo notare come il cross sia rimbalzato sul 38.2, proprio questo rimbalzo ha indotto molti trader a pensare ad una ripresa del trend long.

Aggiungiamo quindi che il ritracciamento tipico (che statisticamente si presenta il maggior numero di volte, ma che non è detto che debba accadere per forza) è il 50%, che guarda caso passa prorpio all'incrocio di due importanti trend line (ho evidenziato con il quadratino rosso). Questo non vuole dire che dobbiamo arrivare per forza a quel livello, ma sicuramente sarebbe il supporto più ottimale per riprovare un attacco ai massimi, se spaccato invece porterebbe ad una rovinosa caduta.

Io personalmente considero quello attuale un mero rimbalzo tecnico della discesa, e assolutamente non mi stupisco, anzi lo attendevo da qualche giorno. Inoltre se ci spostiamo sul timeframe daily troviamo la nostra famosa canalizzazione verde, che ci sta accompagnando da qualche settimana in questa discesa, offrendo ottimi spunti operativi.


Vediamo come la chiusura della candela di ieri ( che come massimo ha oltrepassato la trendline superiore) si sottostante la resistenza dinamica. Servirebbe un attestarsi dei prezzi al di sopra per farci cambiare idea per uno scenario long.
Diciamo quindi che finché rimaniamo al di sotto di tale resistenza l'azione più probabile è proprio quella di andare a trovare il nostro supporto in area 1.3270.
Che se ci pensiamo bene non è niente di così sconvolgente, anzi è del tutto normale avere una buona discesa dopo una lunga salita.

In una visione a più ampio termine studiando il comportamento passato del cross, vediamo come questo solitamente dopo il raggiungimento di un nuovo massimo stia sempre facendo un range laterale compreso tra il nuovo massimo ed il precedente circa. Possiamo inoltre aiutarci tracciando una nuova trendline fucsia parallela a quelle già tracciate, passante per il nuovo massimo. Ed avere un nuovo punto di riferimeto.

Dal punto di vista fondamentale vediamo l'Eurozona ancora forte, ma come abbiamo già sottolineato molti politici europei e nostrani puntano già il dito su un euro sopravvalutato, vedi sarkozy, che al G8 probabilmente si farà sentire.
Mentre il mercato credo abbia già scontato ampliamente il prossimo rialzo tassi (che sembra dovuto) ci troviamo di fronte a nuovi problemi. E' stata acclamato il dato sulle importazioni ed esportazioni. Le spese delle importazioni soprattutto sono diminuiti, per renderci poi conto che questo è dovuto alla grande aumento dell'importazione Cinese a discapito di altri paesi. La Cina lo sappiamo benissimo che trattieni lo Yuan sottovalutato...ma cosa succede nel momento in cui, sotto le pressioni Americane, dovrà alzarlo? Semplicemnte scopriremo che l'Economia Europea non è cresciuta per il suo solo merito.

aggiungiamo poi questa NEWS non di poca rilevanza:

5 Giugno 2007 22:10 NEW YORK (WSI

Intevenuto in una conferenza in Sudafrica, il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha deluso quanti si aspettavano un accenno ad un possibile taglio dei tassi d’interesse, mostrandosi fiducioso sulla crescita economica e preoccupato di una possibile accelerazione al rialzo delle pressioni inflazionistiche.

Il discorso, che ha di fatto aggiunto poco a quanto emerso dalle minute della Fed pubblicate la scorsa settimana, ha ridotto le possibilita’ di una riduzione del costo del denaro entro la fine dell’anno, sollevando addirittura l’ipotesi di una possibile revisione al rialzo dei tassi che, ricordiamo, sono stabili al 5.25% dallo scorso agosto.

A rafforzare tale tesi e' stato anche l’aggiornamento relativo al comparto dei servizi, balzato ai migliori livelli di un anno, oltre le attese degli economisti.


Quindi attenzione quando parliamo di Stati Uniti allo scatafascio, perché anche l'Europa mi pare un po' sopravvalutata. I giochi politici-economici sono sempre molto fini, e molte volte noi poveri mortali (soprattutto io) non riusciamo a coglierli. Quindi antenne su e stiamo allerta.

Monitoriamo il mercato di giorno in giorno e cerchiamo di seguirlo senza crearci troppe illusioni!

Stop loss alla mano e buon gain.

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