Oltre Finanza

Saturday, March 31, 2007

Euro Korona Norvegese


Giusto per vedere come se la cavano i nostri cugini nordici!
Il primo fattore che mi salta all'occhio guardando questo cross è quanto è incasinato! E' proprio brutto da vedere, e sinceramente non ci punterei mai 1 centesimo! Shodow lunghissime e una grande csualità nei movimenti lo rendono di difficile lettura.

E' un Cross però che ha un suo equlibrio e che vive in un range tra 8.8890 e 7.1750 circa, con un centro di gravità proprio dove il cross è posizionato in questi ultimi giorni. Evidentemente l'economia europea e quella norvegese hanno un certo equilibrio, d'altronde alla fine dei conti sono sulla stessa barca: il continente europeo!
In oltre nonostante la Norvegia non faccia parte della Comunità Europea è membro però della EEA (Area Economica Europea), ne consegue la stretta correlazione economica.
In futuro anche la Norvegia entrerà nella CE? Io dico di sì, nonostante i referendum e i sondaggi norvegesi siano ancora molto contrapposti, forse quando finirà il petrolio nel Mare del Nord!

Ritornando al grafico lo vediamo congestionato, quindi c'é da aspettarsi una forte uscita.
La mia sensazione è una continuazione ribassista del trend, ma pensando strettamente all'AT come al solito bisogna entrare dalla parte in cui il cross esce dalla congestione.

Invito alla lettura

Cosa c'é di meglio per chiarirsi le idee sui mercati di leggere pensieri ed analisi di personaggi capaci come Claudio Kaufmann?
Otttimo lavoro di Buddy Fox!

Cliccate il titolo per andare all'intervista.

Friday, March 30, 2007

Petrolio, non è nero ma un Giallo!


Continuiamo a parlare del nostro amico petrolio che, come dice il saggio Trichet, presidente della BCE, sale a causa della situazioni Geopolitiche. Lo stesso Trichet prevede un ritorno ai piani bassi dell'oro nero. Da quando Trichet è così azzardato? Solitamente è una persona "accomodante", difficilmente si sbilancia in previsioni.
Quindi ho sa qualcosa che noi non sappiamo ( e non sarebbe affatto strano ) oppure non è più in Sé!
Invece no, non è nessuna delle due, tutto scaturisce da questo documento, pubblicato dalla GAO (conte dei conti USA) dove in ben 82 pagine si discute del problema petrolio e relativo picco.

E cosa ci raccontano?

Il picco del petrolio è un problema concreto ( non sapevo di essere nell'Oleocene, siamo tutti Homo Hydrocarbonensis...era già evidente dopo la seconda guerra mondiale) e non va sottovalutato poiché porterebbe ad una recessione mondiale.
Ci dicono anche che il picco del petrolio è vicino, da ora al 2040 è possbile il suo arrivo (che precisione scientifica).
Ed ovviamente quelli che ne risentiranno di più saranno gli stati Uniti, ovviamente questo è riferito ai paesi di potere, purtroppo non si parla dei paesi in via di sviluppo, che non possono permttersi il petrolio a prezzi troppo alti.
Inoltre il report mette in evidenza anche le incertezze sulle reali stime di estrazione e riserve dichiarate da alcuni paesi OPEC.

Non dimentichiami dello scipero a Fos-Lavera il terzo maggiore poli petroliferi, che procede oramai da 15 giorni, con 55 navi che attendono alla porta. Si stima che la metà delle raffinerie francesi dovrà bloccare la produzione entro mercoledì della prossima settimana se non si giungerà ad un accordo.

Ovviamente Trichet non poteva non intervenire per mitigare le acque, con un rapporto del genere i mercati si infiammano. Si di fatto ogni tanto i politici si dimenticano ( o meglio ancora hanno le mani in pasta) della speculazione.
Giusto per dare qualche numero, le trattazioni di future sul petrolio nella solo New York arrivano a picchi di 80.000 contratti (1.000 barili a contratto circa), il che vuol dire 80 milioni di barili di petrolio, i quali non erano destinati ad un utilizzo reale ma a pura speculazione di mercato. (nell'agosto 2004 i mediatori di New York avevano 80.000 contratti long per le mani, giusto per fare un esempio concreto). Il che vuol dire 80 milioni di barili, cioé la produzione mondiale giornaliera di petrolio.

Possiamo quindi farci delle domande, conviene all'Opec un prezzo alto del petrolio.
Conviene fino ad un certo punto. Cala la domanda, perché inizia a diventare più conveniente quello proveniente per esempio dal Mare del Nord ( che ha un costo di estrazione più alto), i paesi in via di sviluppo non potranno più permtterselo, e le grandi nazioni trovano metodi e fonti alternative. Quest'ultima non è certo una novità...perché abbiamo le case isolate termicamente, ed è per questo che ci sono le macchine ibride (almeno in America, qua siamo indietro come il carro dietro ai buoi).
In linea di massima all'Opec conviene aumentare ma evitando di causare una recessione mondiale, dove il consumo si ridurebbe drasticamente.
Entra in ballo quindi la guerra tra le "colombe" e gli "aggressivi"
(i due schieramenti all'interno dell'OPEC?), con l'Iran da sempre "aggressivo" e con un odio Antimericano insito nel più profondo che probabilmente vorrebbe far crollare l'impero americano. Nessun altro paese è probabilmente favorevole agli USA, anche se le "colombe" opporrano qualche resistenza all'aumento del petrolio, per salvaguardare una crescita interna costante e controllata.
L'Europa che dal canto suo è amica dell'america ma è ben chiaro il suo progetto "Eurabia" e quini la sua volontà di diventare infine Bue ( il bue traina il carro). Insomma l'Europa fa buona faccia a cattivo gioco.

Chi trae profitto maggiormente (all'infuori dell'Opec) dal rialzo. I Paesi produttori di petrolio all'infuori dell'Opec, parliamo quindi di Paesi come Norvegia e Messico. E dato che questo blog tratta di Forex magari questo week end facciamo una visitina sui grafici valutari di questi due Paesi.

Ma allora come sfruttare queste notizie che così facilmente ci vengono fornite.
Come avevamo già detto in precedenza e ritornato un trend long sul petrolio, abbiamo creato un massimo a 68 dollari, probabilmente infatti nel breve periodo Trichet avrà ragione, probabilmente domenica Iran e Inghilterra pranzano alla solute di tutti, l'Iran perché in un giorno con l'aumento del Petrolio ha guadagnato circa 200 milioni in più, e l'inghilterra festeggia anche lei perché il petrolio lo esporta, anche se è agli sgoccioli.

Il mercato oramai è eletrizzato e sta comprando a più non posso, quindi è normale aspettarsi una bella discesa a breve, d'altronde il mercato è il Parco Buoi, e compra alle notizie!

Ma chi è che ha le mani più in pasta?

Naturalmente le società energetiche, e per via laterale: Lockhed Martin, Boeing, EADS (produttori di eurofighter che in arabia vanno molto di moda), Halliburton e le affigliate Kellog, Brow & Root, (le famose aziende degli "eserciti privati" che hanno fatto soldi in Iran), Dresser-Rand e Ingersoll Dresser Pumb che consegnano pompe alle industri petrolifere (erano i principali fornitori di Saddam), Blacwater Usa, Aegis Defence Services e se ne possono elencare a iose.

Intorno al petrolio sono girati e girano i migliori affari del Mondo. Trasporti, spionaggio, eserciti privati mercenari, acciao, armi, tutto gira intorno al petrolio.

Il Petrolio è il più grande giallo dell 900, cercare di capire i suoi movimenti tramite i fondamentali è da perdere la testa.

Abbiamo tracciato la linea di gravità del petrolio in blu e vedrete che ci accompagnerà per qualche anno con le sue proiezioni.
Previsioni di breve? nessuna, periodo troppo caldo, la linea rossa tracciata nel grafico formerebbe una buona resistenza tecnica da cui fare un bel rimbalzo. Aspettiamo che si tranquillizzi la situazione prima di fare previsioni.
Nel lungo periodo, si salirà, qualcuno ha detto che maggio sarà bollente quanto nel 2006, si salirà sopra i massimi? probabile.

Spero che abbiate fatto il pieno la scorsa settimana!

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Wednesday, March 28, 2007

Rumors petrolio flash


Nei mercati sono girati rumori su lancio di missili iracheni. Questa notizia non è verificata, e non trovo conferma su Ansa o reuters.

intanto alcune notizie interessanti per condire lo scenario.
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(ANSA) - WASHINGTON, 27 MAR - Il Senato degli Stati Uniti ha votato 50-48 a favore di un inizio del ritiro delle truppe americane dall'Iraq nel marzo 2008, compiendo un altro passo in direzione di uno scontro diretto con la Casa Bianca. Il presidente americano George W.Bush ha ripetutamente preannunciato che porrà il veto a ogni iniziativa del Congresso che preveda scadenze per l'impegno militare in Iraq. (ANSA).
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WASHINGTON (Reuters) - The U.S. Navy on Tuesday said it had no information to substantiate a market rumor that Iran had fired at a U.S. naval vessel in the Gulf.

"Navy has nothing to substantiate that report right now," a Navy official said. "At this juncture, there is no validity to it."

"We have no information at this time that indicates any incident taking place," said White House National Security Council spokesman Gordon Johndroe.

NYMEX crude oil futures shot up more than $5 to trade above $68 a barrel on rumors about Iran, traders said.

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Per adesso gli stati uniti smentiscono la notizia...ma noi sappiamo che c'è sempre un elemento di verità, quindi attendiamo ulteriori spiegazioni.

Intanto rientra il petrolio sotto quota 63 dollari!

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Tuesday, March 27, 2007

Petrolio, l'incornata


Era da qualche giorno che pensavo di aggiornare l'analisi sul petrolio, e come al solito arrivo in ritardo!
Ci eravamo lasciati con questo post dove avevamo tracciato una trendline che funzionasse da centro di gravità, proprio oggi con un incornata del toro la sfondiamo ed andiamo a toccare area 68 dollari, da cui rimbalziamo prepotentemente.
Il trend è tornato definitivamente long e con le dovute oscillazioni mi aspetto costanti rialzi.

Il perché di questa zampata? potremmo dire che il mercato si aspetta qualcosa, intanto ci accontentiamo di mostrare pozzi di petrolio iracheni a fuoco dopo la fuga dell'esercito iracheno.
Intanto le tensioni USA-iran auomentano, tira vento di guerra, è probabile quindi che si ripeta la storia della scorsa primavera?


Restiamo in allerta sulla giornata di domani, ed attenzione al dollaro che stranamente non ha reagito al movimento del petrolio. Prevedo una giornata caliente, d'altronde l'avevamo già preannunciato che la settimana sarebbe stata interessante.

Occhi aperti.

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Monday, March 26, 2007

Di nuovo carry trade?


Molti analisti interpretano il nuovo indebolimento dello yen ( oramai termometro dei mercati da mesi) come un ritorno al carry trade.
Prendiamo quindi d'esempio il cross pounds yen per capire meglio la situazione.
Come si evince dal grafico abbiamo avuto due minimi e due massimi decrescenti, che oltre ad aiutarci a tracciare un canale ribassista ci segnalano un cambio trend, secondo i principi delle teorie di dow.
Il trend di breve che stiamo percorrendo è sì rialzista, possiamo però notare come i volumi siano in ribasso, questo ci indica la fine della spinta di questo movimento rialzista, che viene quindi interpretato come ritracciamento della fase precedente.
Per un nuovo cambiamento di trend bisogna prima verificare che l'ultimo massimo registrato venga superato. bisognerebbe quindi tornare nuovamente sopra area 238.00, inoltre prima appare evidente l'ostacolo formato dalla trendline ribassista del canale evidenziato.
Probabilmente i "soldi astuti" hanno già liquidato le loro posizioni short sulla moneta nipponica e si sono posizionati toro su di esse, e questo parrebbe coincidere con il grosso movimento rialzista dello yen avuto nelle precedenti settimane.
Non nego la possibilità di un ritorno al carry trade (che ancora non è finito), ma non credo sarà massiccio come prima.
Abbiamo una settimana molto interessante sia per Sterlina che per lo yen, quest'ultimo nella giornata di venerdì notte ci allieterà con ben 9 dati. Ci sarebbe proprio da passare la notte in bianco per assistere a dei bei movimenti.
Dei dati positivi confermerebbero ancora un rafforzarsi dell'economia giapponese, quindi aumenterebbe notevolmente la prospettiva di un rialzo tassi futuro, e di conseguenza un continuo attenarsi del volume monetario applicato al carry trade.
Graficamente lo vediamo, il trend è diventato ribassista, e come diceva dow: "il trend rimane tale finché non cambia).
Nel brevissimo possiamo aspettarci un po' di lateralizzazione in attesa di un venerdì intenso.
Sinceramente per oggi mi aspetto un ritorno verso 230.00 aspetto comunque la rottura di area 231.00 pe entrare eventualmente short nel mercato.
Mentre per una posizione long monitoro area 232.40.

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Wednesday, March 21, 2007

Euro dollaro flash


A richiesta aggiorno l'analisi su euro dollaro, ma invito fortemente la lettura del post precedente per capire meglio la situazione.
Oggi alle 19:15 avremo la comunicazione dei tassi d'interesse USA, il mercato prevede un mantenersi dei tassi al 5,25%, tra domani e sabato ci saranno ben 5 membri della FED che parlaranno. Ciò indica che ci sarà un po' di fermento nei mercati in questo fine settimana, a partire da questa sera.
I due livelli bianchi tratteggiati sul grafico indicano le aree da monitorare per eventuali entrate nel mercato. Per ora la situazione è congestionata ed è sconsigliato entrare nel mercato se non per scalping veloci.
L'area in questione è molto importante e sembrerebbe dunque strano non abbia procurato nessun rimbalzo degno di nota, cosa che potrebbe ancora avvenire. Trend di lungo periodo è toro e sembra comunque destino andare ad affrontare area 1.3500.
Il mio consiglio più spassionato è prendere la direzione che il cross intraprenderà all'uscita da questo stretto trading range che stiamo percorrendo, segno che il mercato è anch'esso indeciso ed ha difficoltà ad interpretare i dati economici.

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Pounds Dollaro


Mi libero dagli impegni e posto una situazione interessante su pounds dollaro.
Abbiamo delineato un canale laterale/ribassista che ci accompagna da qualche settimana. Proprio oggi abbiamo testato la parte superiore ed il cross ha subito un rimbalzo prepotente, segno che sono molte le posizioni short in quel punto, e che quindi l'area delineata è molto importante.
Segnali operativi di breve si possono avere alla rottura del precedente massimo , evidenziato dalla statica verdina, e segnali short alla violazione del minimo odierno.
La discesa è stata probabilmente causata dal dato negativo mattutino, BOE Meeting Minutes, tra 3 quarti d'ora altro dato Britannico e l'importante decisione dei tassi d'interesse USA, che non dovrebbe procurare sorprese, ma stiamo sempre all'erta.

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Saturday, March 17, 2007

Euro Dollaro, livello importante.


Avevamo già proposto questa grigliatura in questo post risalente a metà gennaio, mi ero ripromesso di riproporla una volta raggiunta una delle trendline individuate.
La trendline dinamica azzurra discendente che stiamo testando è di origine abbastanza recente, e passa per i massimi recenti. La sua rottura al rialzo ci porta alla trendline dinamica di lungo periodo fucsia.
Se questo non dovesse avvenire entro la fine della prossima settimana con tutta probabilità avremo un rimbalzo che andrà a testare area 1.3000, magari dove la trendline dinamica rossa rialzista incrocia la statica verdina.
La situazione economica USA è precaria, lo diciamo da mesi e lo ribadiamo anche in questo post.
Per adesso nessuno Stato ritiene opportuno un crollo del predominio USA, semplicemente perché nessun altro stato ha per ora le capacità di prendere le redini del mondo.
La bassa volatilità di questo cross e i pochi movimenti degni di nota ci portano a pensare di vivere una fase di equilibrio tra le due monete.
Un equilibrio con fulcro intorno ad area 1.3100/1.3200 , che sia questo il centro di gravità che ci accompagnerà durante questo anno 2007?
Noi la buttiamo lì in modo simpatico, ma chissà che non ci sia del vero.

Consiglio alla lettura:
Questo è il post dell'amico Hyper Trader, parla proprio del cross euro dollaro, e fa un sunto della situazione Economico-politica tra USa e il resto del mondo.
Notare come la grigliatura postata Dall'amico blogger sia uguale a quella postata in questo blog, il tutto fatto in modo indipendente l'uno dall'altro. Questo vuol dire che un analisi tecnica fatta bene è del tutto oggettiva, e porta trader diversi a risultati simili.

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Wednesday, March 14, 2007

Euro Dollaro la fine della congestione è vicina!


E' da tempo che personalmente snobbo questo cross valutario, ma il mercato sembrerebbe non fare di meno.
L'immagine soprastante ci mostra la trinagolarizzazione ed il costante decrescere dei volumi da fine 2006 ad oggi.
Naturalmente una congestione non può durare all'infinito, e l'analisi tecnica in questo caso ci da una mano. Tracciando infatti due linee rispettivamente passanti per i massimi e per i minimi del mercato possiamo notare come il cross sia oramai vicino al loro incrocio.
Possiamo quindi presupporre che il cross è pronto per effettuare movimenti di grossa portata.
Non sembra in oltre un caso che venerdì ci sia proprio la triplice scadenza dei contratti, ciò ci induce proprio a pensare che entro la fine della prossima settimana vedremo il cross molto più movimentato.
Come al solito si consiglia di seguire la rottura delle due trend line, anche perché i movimenti del cross sono molto confusi e rendono difficile la decifrazione di momentum e di analisi volumetriche. Questo è d'altronde consueto nei periodi di congestione, soprattutto durante la parte finale.
Il trend di medio resta long finché il cross non scenderà sotto area 1.2880 in maniera decisa.

Monday, March 12, 2007

Pounds yen, nuova stagione nuovo trend.


Parliamo di nuovo del mio cross preferito e spieghiamo meglio ciò di cui ho parlato le volte precedenti.
Prima di tutto voglio spiegare perché il trend a mio avviso cambiava (ed è cambiato) sotto area 228.00.
Sappiamo per definizione (grazie a C. Dow ) che un trend ribassista è un andamento dei prezzi dove minimi e massimi sono decrescenti, ovviamente per il trend rialzista l'andamento è l'opposto.
L'ultimo minimo potevamo individuarlo in area 228.00 esattamente da dove parte la trendline dinamica fucsia ribassista che ora costituisce la base del canale di medio periodo. Il massimo decrescente invece è individuabile in area 238.00 dove passa infatti la trendline dinamica fucsia che delimita la parte alta del canale ribassista individuato.
Il canale formato quindi dalle due linee indica la strada del nuovo trend instauratosi.
Il canale è ampio e le oscillazioni consentite sono grosse, quindi è opportuno operare con precisione.
Avevamo previsto lo scorso post il raggiungimento di area 228.00 per la salita, e da lì in poi ci aspettavamo un nuovo affondo ribassista. Come possiamo vedere dal grafico le cose non sono andate in maniera molto differente. Abbiamo toccato quota 229.80 che altro non è che il ritracciamento fibonacci del 50% della salita. Questa serie di numeri che solitamente non uso e quindi non inserisco nei grafici ci indica le area più importanti nelle fasi ritraccianti. Il fatto che proprio da quel livello il cross sia rimbalzato così violentemente conferma la tesi del cambiamento di trend e ci induce a confermare la nostra tesi di un ulteriore affondo, che dovrebbe portarci a ritestare i minimi recenti.
Per trovare segnali negli andamenti di brevissimo dobbiamo diminuire il timeframe. Possiamo così osservare un canale rialzista di brevissimo con zone importanti intorno ad area 230.00 e area 225.70, se violate queste aree porterebbero ad ulteriori spinte rispettivamente rialziste e ribassiste. La mia idea di fonde rimane comunque la continuazione della discesa intrapresa, e quindi rivalutazione dello Yen.
Sconsiglio di operare durante questo periodo di alta volatilità in timeframe minori, che forniscono segnali più sporchi e imprecisi, con il rischio di torvarsi intrappolati in grossi movimenti.

Wednesday, March 07, 2007

Petrolio stabile sopra 60 dollari


E' molto importante questa stabilità del dollaro sopra area 60 dollari che ci permette di confermare lo scenario long instauratosi con abbastanza convinzione.
Ricordo in primis che le analisi sul dollaro sono puro esercizio di analisi tecnica e non sono consigli operativi.
L'analisi tecnica è una analisi descrittiva di quello che sta succedendo da cui l'analista estrapola previsioni del tutto soggettive e quindi fallibili nella loro essenza.
Ho provato a tracciare (in blu) una linea che riuscisse a riassumere il trend degli ultimi anni e che al contempo passasse dai punti di gravità, ovvero quei punti di equilibrio intorno a cui gli strumenti oscillano e su cui rimbalzano più di frequente.
Vediamo come questa linea retta termini approssimativamente intorno ad area 56 dollari, molto vicino quindi all'area indicata alla media mobile a 50 periodi (anch'essa in blu per sottolineare il simile andamento).
Questo mi spinge a pensare ad un ritorno verso 66 dollari, ovviamente in mezzo ci sono parecchi ostacoli e non di poco conto.
La media mobile a cento periodo (rossa) è stata raggiunta in modo millimetrico dal rialzo ed ha causato numerevoli rimbalzi, da considerare quindi come area molto importante.
Il trend di breve è laterale e si gioca tutto tra area 62.70 e area 59.80, la candela della settimana passata conferma questo clima di indecisione, e sarebbe quindi opportuno aspettare una rottura di queste due aree per confermare il nuovo trend che ci attende.
Finché nell'aere tira area di guerra lo scenario rialzista rimane comunque quello più attendibile. Di fatto non solo la guerra nel medio oriente posrta l'infervorarsi dei prezzi, ma proprio la guerra in sé porta un aumento della domanda del petrolio, sono infatti lauti i consumi durante le operazioni militari.

lettura consigliata:

La competizione sul petrolio Libico

Sembra ci sia guerra per accaparrarsi le risorse di questo paese "inesplorato" ma con alto potenziale petrolifero (evevo già parlato in precedenza facendo riferimento al grande giacimento a gradoni).
Scoperta di "nuovi" pozzi? Abbassamento dei prezzi perché c'é l'aumento dell'offerta!
Industrializzazione asiatica? Aumento della Domanda!
Chissà che uno di questi giorni provi a fare tracciare qualche bel grafico su questo tema, ovviamente dati alla mano.

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Euro dollaro


Diamo anche uno sguardo al cross euro dollaro, che sempre meno mi piace (forse perché non riesco ad adattarmi).
Bello il canalone messo in evidenza dalle linee viola, che denota la continuazione del trend long individuato nei post precedenti.
Conferma del long trend di brevissimo sopra 1.3150 con test dei massimi recenti.
Volatilità sempre molto bassa, oramai diventata di casa di questo cross.
Il movimento rualzista sembra comunque stabile e confido in lui. Tutto cambia alla rottura al ribasso della trend line dinamica di supporto al trend.

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Yen re dei movimenti


Come annunciato nel post precedente la prima parte della settimana ha fornita l'ultimo affondo, e nella giornata di ieri il rimbalzo aspettato e previsto.
Adesso stiamo affrontando una situazione molto delicata le borse tutte stanno rimbalzando guidate (almeno sempra) da Shangai.
Il tonfo è stato rumoroso e discusso, i fondi d'investimento che da mesi perdono clienti faticheranno ad acquistarne di nuovi con le cifre in rosso in bella mostra, tutti i piccoli investitori che sono entrati nei mercati spinti dai titoli giornali sono rimasti bruciati e aspettano di riscattarsi (almeno quelli che si possono permttere un altro rischio), i carry trader hanno iniziato a mettere le varie valute al loro posto ( vedasi il crollo del Kiwi neozelandese, principe del carry trade insieme allo yen), intermediari finanziari con dei bei sacchi di PUT da pagare e che pregano ogni tick al rialzo di questo rimbalzo (molti intermediari di cw sono spariti dai book in questi giorni, per non pagare).
Il mercato ha paura e quindi i movimenti di questi giorni sono da prendere con le pinze. Da un momento all'altro può scattare un panic selling. Si di fatti molti sono quelli che hanno tenuto le posizioni aperte e che aspettano il lento recupero, ed il rimbalzo fornisce speranze, e proprio durante il rimbalzo può scaturire l'ultimo affondo.
Così è importante capire fino a che punto arriverà il rimbalzo, o ancora meglio fino a quando il mercato sarà incerto.
Quindi il consiglio è prima di tutto avere gli stop loss alla mano, non operare se si ha paura o non si è certi di quello che si fa. Meglio restare fuori ed entrare in momenti migliori, tanto il mercato non scappa.
Prendiamo il nostro grafico pounds yen che taanto ci piace seguire.
Il target moving average 200 è stato sorpassato abbondantemente durante la discesa, arrivando fino a quota 221.00. Come potete vedere però dal grafico aggiornato il ruolo delle due medie mobili non è stato vano. Stanno funzionando infatti da centro di gravità dei movimenti, non a caso il rimbalzo è giunto e si è fermato più volte al loro cospetto.
Cosa aspettarsi ora?
A mio avviso lo scenario più probabile è quello che stiamo vivendo nelle ultime ore, ovvero un trend laterale, un trend che permette al mercato di soffermarsi e decidere sul da farsi.
Racchiuderei lo scenario tra area 233.50 e area 235.15, queste due aree ci forniranno anche spunti operativi per entrate.
Dato il trend laterale si può provare ad utilizzare un operativ ità contrarian (quindi non al breakout come al nostro solit, quindi per seguire il trend, ma al rimbalzo, ovvero si cerca di entrare all'apice del trend di breve con un operazione contraria). Ovviamente sempre stop loss alla mano perché una volta usciti da quest'area il movimento potrebbe risultare mollto violento.
Dopo il trend laterale siamo pronti quindi per ripartire, la cosa che mi viene naturale pensare è prima effettuare uno strappo al rialzo e andare a testare area 228.00 e poi ritornare giù a strapiombo per concludere l'affondo ribassista.
Ovviamente questo scenario è solo una possibilità dettata dalla mia personale esperienza e sensazioni, quindi la cosa migliore è sempre attuare i propri sistemi creati con tanta cura e dedizionem, in modo da non essere influenzati e agire nel modo più freddo e meccanico possibile.
Fino a quando avremo questa fase d'incertezza, molti trader (ed anche io) ritengono importante data 16 febbraio dove abbiamo la triplice scadenza dei contratti. Questo però potrebbe essere più influente su valute come dollaro americano e euro, lo yen solitamente fa più di testa propria. E' comunque una data importante per tutto il mercato borsistico.
Giornata movimentata sarà quella di venerdì con l'uscita di molti dati (soprattutto americani).
Vorrei ricordare ai lettori le correlazioni economiche e politiche esistenti tra il giappone e altri stati in primis Cina e USA. Come potete leggere in post precedenti il recupero dello yen è una questione molto delicata. In molti pensano che il recupero di questi giorni sia stato bello grosso, ma in realtà lo Yen è ancora molto sottovalutato direi din un bel 20% almeno. Quindi di spazio ce ne è ancora.
Si leggono tante cose su testate giornalistiche e per forum, e mi ritrovo a leggere molte cose che io stesso ho scritto nei mesi scorsi.
Molti Analisti ridimensionano l'effetto del carry trade, altri invece promuovono idee catastrofiste ancora una volta.
Per prima cosa ricordo che tassi allo 0,5% (nipponici) sono ancora bassissimi e permettono ancora l'uso di questa pratica, quindi è impensabile un recupero ancora molto sostenuto di questa moneta per adesso.
Come avevo già individuato in precedenza ribadisco che quello che dobbiamo tenere sotto osservazione è la distanza tra un aumento dei tassi e l'altro. Ricordo che l'ultimo aumento dei tassi nipponici era stato a maggio scorso, quindi c'é differenza per il mercato nel vedere un rialzo il prossimo meso o tra altri 9 mesi. Avere un nuovo rialzo dei tassi d'interesse giapponesi il prossimo mese sì che metterebbe un po' di pepe ai carry trader.
In secondo luogo ricordo che nonostante l'europa abbia in qualche modo spinto il rialzo dello yen, il giappone non è del tutto favorevole a questo, poiché la rivalutazione dello yen porterebbe difficoltà nell'esportazione soprattutto verso la Cina dove lo yuan continua a rimanere basso.
E ricordiamo ancora il debito pubblico usa in mano proprio a Giappone e Cina.
Non ascoltiamo a quelli che prevedono trend verticali, il mercato oscilla durante il 98% del suo tempo, i trend verticali occupano soloun breve periodo di tempo, e dopo di essi il mercato solitamente si assesta intorno a valori di "gravità".

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Sunday, March 04, 2007

Yen all'attacco


E' continuata la discesa del cross, e la salita dello yen in tutti i cross di cui prende parte.
Prossimi alla meta individuata in precedenza (le medie mobili bianche).
Il trend di medio è cambiato anche secondo i segnali dell'analisi tecnica, o per lo meno della mia analisi.
La paura è ritrovarci questa sera con un bel gap ribassista, fatto consueto durante trend così forti e puliti.
Mi attendo un rimbalzo durante la settimana, entro i primi due giorni di lunedì e martedì, un rimbalzo consistente, data la violenza della discesa, un rimbalzo che insinuerà molti dubbi sulla ripartena o meno del trend rialzista. Non escludiamo del tutto questa possibilità, poiché niente nel trading è certo, sicuramente ora come ora è la possibilità meno probabile.
In questo momenti i trader che hanno preso il cambiamento si sentono molto sicuri di sé, ed è una cosa sbagliatissima, restiamo sempre pronti a cambiare idea quando la nostra analisi lo dici, analisi che dovrà essere il più possibile oggettiva e non influenzata dal sentiment.
Quindi seguiamo il trend con serenità, non stupiamoci di un rimbalzo ma monitoriamolo affinché questo non si trasformi in qualcosa di più.
Il fine ultimo del trend (salvo cambiamenti) dovrebbe essere la base del canale rialzista di lungo, sarà comunque questo un target che monitoreremo a tempo debito, come al solito in questo blog ci occupiamo di operazioni intraday e al massimo infrasettimanali.
Cercherò di aggiornare di nuovo questa sera in modo da individuare nuovi target e livelli importanti.