Oltre Finanza

Wednesday, February 28, 2007

Euro dollaro


Ci eravamo lasciati con questo post!
Ora aggiorniamo un po' l'operatività. Il trend rilazista sembra destinato ad andare a testare 1.3200 e la trendline dinamica ribassista (azzurra).ù
Purtroppo questo cross è sempre denotato da bassi volumi (rispetto a ad anni come il 2003, 2004, 2005) e i sui trend sono sempre molto altalenanti e difficili da interpretare, tanto è vero che è molto difficle ad esempio applicare dei canali.
Segnali short sotto 1.3200 e long sopra 1.3235.
Trend di breve toro con target 1.3300/1.3320
Il mio consiglio su questo cross per chi vuole usare l'analisi tecnica è di usare il livelli di fibonacci classici che sembrino funzionare in maniera egregia.

Pounds Yen


Mi sembrava doveroso aggiornare i grafici nonostante la malattia.
La trendline dinamica di lungo periodo ha fermato la discesa con precisione millimetrica ed ha fornito un ottimo rimbalzo. Segno che è tenuta in grande considerazione, e segno che in molti ancora non sono d'accordo con il recupero dello yen (ma non è detto che siano la maggioranza).
Alta volatilità in questi giorni che costringe a modificare un po' l'operatività, quindi attenzione, è da modificare l'amministrazione del rischio, sempre che lo facciate...se non lo fate sarebbe giusto iniziare, magari più avanti parlerò di questo argomento molte volte sottovalutato.
Pe adesso trend laterale con centro di smistamento la statica gialla a 232.00, trading range compreso tra 233.00 alla cui rottura si ha un segnale long e 231.30 alla cui rottura verso il basso si ha un segnale short.
Per la continuazione del trend di breve orso abbiamo bisogno di una conferma con la rottura dei minimi recenti, nonché la rottura della trendline dinamica di lungo periodo sopracitata. I target della discesa si possono individuare nel grafico, dove le due medie mobili bianche sono MA a 200 periodi, solitamente molto importanti.
Sicuramente 6 figure al ribasso in un giorno ci fanno pensare molto, e per qulacuno sarebbe improponibile pensare ancora ad uno scenario toro, ma come ho detto nel precedente post dopo 4 mesi di rialzo uno di discesa è da considerarsi più fisiologico che strutturale.
La solfa a mio avviso cambia sotto area 228.00.
Per operare bene bisogna avere almeno due opzioni, così in caso di movimenti violenti non ci faremo scappare l'occasione. Inoltre non intestardirsi è fondamentale, idee chiare e un sistema di trading che tralasci l'emotività ma che si riesca ad adattare bene ad ogni tipo di mercato.

La fine del letargo

Cari lettori da qualche giorno sono costretto a riposo forzato causa influenza con tanto di febbrone da cavallo ed effetti allucinatori.
Come una qualsiasi persona ho sentito dello storno dei mercati alla televisione, purtroppo non ho potuto assistere anche io a questa discesa sicuramente emozionante.
Approfitto della temporanea lucidità regalatami dai farmaci per fare qualche semplice considerazione.
Prima di tutto sono sicuro che i blogfriends (che non ho letto ma che farò appena mi rimetterò in sesto) hanno scritto cose interessanti o vi possono fornire tutto il supporto del caso.
Guardando l'entità dello storno penso sia più esso fisiologico piuttosto che strutturale, anche se quest'ultima opzione è alle porte.
Ho sempre detto che marzo era un buon mese per uno storno/inversione (basta leggere i post precedenti, partendo dai più recenti qui, e qui ) ovviamente queste mie affermazioni servono relativamente nell'operatività reale, attendiamo quindi le somme nipponiche!
Una cosa mi sembra giusto dire, in qualche modo Martin Amrstrong aveva ragione...clicca qui!
Detto ciò me ne torno sotto le coperte e auguro a tutti un grande in bocca al lupo!

Thursday, February 22, 2007

Pounds Yen test alla ribassista


Siamo giunti infine a testare la trendline ribassista viola. Il momento è delicato, potrebbe ora ripartire del tutto il trend toro che ci porterebbe alla parte alta del canale di medio periodo, e perché no al test dei massimi sopra area 241.40 oppure tornare giù alla parte bassa del canale formando così una congestione del trend.
Long di breve alla rottura della trendline dinamica ribassista, mentre long multidays sopra 237.20 con target naturale a 240.00, attenzione però alla resistenza molto forte in area 238.80/239.00
segnali short alla rottura di area 236.
Cone supporti importanti posizionati a 25.30 e in prossimità della media mobile a 50 periodi.
In caso di trend ribassista potremmo avere l'incorcio della media mobile veloce a 9 periodi con la sopracitata media mobile a 50 periodi, che ci fornerebbe un ulteriore spinta (segnale) ribassista.

L'aumento dei tassi d'interesse non ha innescato nessun trend ribassista, anzi ha confermato quello rialzista, possiamo notare come i volumi durante questo trend siano crescenti, ciò ci segnala che c'é ancora forza per salire, cosa sui cui sono più propenso.

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Wednesday, February 21, 2007

Geopolitica, invito alla lettura

Per capire bene la situazione die mercati e del mondo bisogna fare delle letture inteligenti. Vi invito a leggere questo articolo di Michele Spallino (blog inserito da tempo nei link) dove disserta sulla situazione politica mondiale. Esponendo in modo chiaro le situazioni e gli interessi che intercorrono tra potenze mondiali, centrando il discroso su Russia, Stati uniti e il petrolio.

Ecco il link all'articolo:

Speciale Geopolitica 2007-seconda parte

tassi giapponesi

questa è la notizia di questa notte.

"(ANSA) - TOKYO, 21 FEB - Il rialzo è stato favorito dall'Istituto di emissione sulla base della ripresa in atto, che secondo gli ultimi dati avrebbe raggiunto nell'ultimo trimestre del 2006 il ritmo annuale del 4,8%.
I vertici di governo hanno invece indicato di propendere sempre per un basso costo del denaro, atto a favorire gli ampi ranghi di un'imprenditoria locale assai vicina alle organizzazioni di base della maggioranza conservatrice.
L'importanza politica della decisione appare comunque confermata dal prolungarsi delle discussioni anche dopo la notizia della proposta di Fukui fatta filtrare alla stampa.
(ANSA)."

Grande spike d'indecisione alle prime luce dell'alba causato da questa notizie. Notiamo bene come il giappone nonostante il rialzo dei tassi d'interesse abbia specificato in modo netto che manterranno basso il costo del denaro.
Abbiamo parlato più volte dell'argomento, e nell'ultimo post a riguardo avevo specificato come forse non era imporanze il rialzo dei tassi imminente ma a quanto tempo di distanza ci sarebbe stato quello successivo. Per questo abbiamo avuto una gestazione di nove mesi che ha permsso ai carry trader di vivere giorni tranquilli. Certo questa notizia potrebbe far fare ritorno già di qualche capitale, ma il tasso d'interesse è ancora bassissimo è permette ancora di operarare in perfetta armonia e con lauti guadagni ai carry trader.
Un ritorno parziale di capitali e la volontà dei politici nipponici di mantenere basso il costo del denaro ci fa sospettare di un trend laterale che ci accompagnerà per un bel periodo.
Se il prossimo rialzo dei tassi d'interesse sarà ravvicinato potremmo ritrovare una rivalutazione dello yen più forte.
Ovviamente i nipponici sono consapevoli del carry trade e quindi un altro rialzo imminente contrasterebbe con le loro affermazioni, senza parlare anche della volontà usa di tenere la valuta nipponica sottovalutata, come si deduce anche dalle affermazioni avvenute durante il g7!

Per adesso il mercato sembra voler svalutare a breve ancora lo yen, noi seguiremo comunque la nostra analisi tecnica per l'operatività.

Tuesday, February 20, 2007

Petrolio


A grande richiesta riparto anche con le analisi sul petrolio. Avevamo parlato di una congestione una volta raggiunta quota 59/60 dollari, così è stato nonostante stia durando più di quanto pensassi, rimangono comunque invariate le analisi precedenti.
Questo laterale compreso tra 60 e 57 dollari potrebbe durare ancora tutta questa settimana. Le medie mobili di vari periodi si stanno per incrociare al rialzo e ciò sembrerebbe indicare la strada della salita.
Rimangono ancora validi (nonostante le due trappole a cui abbiamo assistito) i due livelli 57$ (che rotto ci da segnale di vendita) e 60$ (che rotto al rialzo ci da segnale di buy).

La invalidazione che sta subendo la trendline dinamica ribassista che dove funzionare da resistenza sempre più ci spinge a pensare ad un rialzo. Se inoltre andiamo a cercare un po' di informazioni fondamentali troviamo che le produzioni di petrolio sono in calo ( in realtà già lo intuivo senza seguire i fondamentali, ma così c'é la conferma).
Possiamo andare a visionare i grafici di produzione sul sito dell'EIA ci fornisce l'ipm ( international petroleum monthly), quindi le ultime statistiche al riguardo.
Ma da cosa è data l'indecisione del mercato (un trend laterale è molto spesso sinonimo d'indecisione o di stabilità...quest'ultima molto rara in questo mercato)?
Probabilmente è data dalle comunicazioni e dai pensieri contrastanti espressi dalle varie compagnie petrolifere che potete leggere sul sito di Energy Bullettin.

Per ora noi fidiamoci della nostra teoria al breakout che finché funziona va usata, quando non funzionerà più la mettiamo nel cassetto e usiamo un altra teoria che si adatta meglio al mercato del momento!

Inoltre non mancherebbero le guerre e le3 azioni militari a farl lievitare nuovamente il prezzo:

Iran, pronto il piano di attacco Usa

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pounds yen, doppio minimo


Eccoci di nuovo dopo un breve periodo di pausa dai mercati e da tutto!
Ripartiamo subito con l'analisi sull'amato cross pounds yen che sul daily ha rispettato il supporto diinamico del canalone rialzista di medio termine.
Andati a segno i target previsti lo scorso post.
Possiamo ora osservare un doppio minimo e quella che pare una ripartenza del trend toro di breve.
Questo verrà confermata una volta tornati sopra la sma9 che tanto bene ci segnala i trend.
Il primo target del movimento sembrerebbe essere la la trendline dinamica ribassista di colore viola tracciata dai massimi. Solo la rottura di questa ci porterebbe a 240.00. Ricordiamo di mezzo la statica posta a 238.70 che dovrebbe fornire un bel rimbalzo.
Studieremo meglio la situazione sopra la trendline ribassista viola più avanti.
Segnali short invece a 233.40 che ci porterebbero a ritestare i minimi recenti.

rimando ad eventuali flash sul mercato per spunti intraday.

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Thursday, February 15, 2007

g/j flash

E' per questi motivi che bisogna sempre avere almeno due opzioni di trading. Un a long e una short.
Il cuneo/pennant non si è realizzato, e non c'é stata nessun breakout al rialzo e quindi nessun segnale long.
In compenso si è realizzato il segnale short...quello che volevo aggiungere è la presenza di una buona resistenza in area 233.00...ma nel momento in cui scrivo credo che tutti possano esserne accorti!

Rimane sempre il mio target a 232.00, ma quest'ultimo potrebbe dove aspettare domani...anche se devo dire il movimento è molto forte.

certo che 5 figure e mezza in un giorno (e siamo solo a metà pomeriggio) sono veramente tante!
Ma questo cross lo sappiamo è pazzerello, e sempre attenzione la situazione è ancora ribaltabile!

Seguite il trend e stop loss sul dito!

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Pounds yen cuneo

Non è stata validata la figura che avevamo proposto nel post precedente per individuare un possibile scenario.
Questa volta abbiamo deciso di trovare qualche indicazione su un timeframe più alto. Sul daily i movimenti ci appaiono abbastanza chiari e meno confusi.
Possiamo denotare bene come il trend di medio/lungo periodo sia toro, dopo la rottura verso l'alto del canale siamo rientrati al suo interno, senza forti trend, ma con con movimenti altalenanti col tentativo di assestare il cross, ma che denotano anche indecisione del mercato.
Tracciando delle trendline dinamiche dai massimi recenti e dai minimi di breve possiamo individuare quello che nell'analisi tecnica viene definito cuneo.
Il cuneo che si sviluppa con direzione contraria al trend è una figura di continuazione. Questo è proprio il nostro caso.
Solitamente il cuneo si presenta vicino alla fine di un trend molto forte (proprio come in questo caso) e fornisce l'ultiomo strappo prima di una inversione di trend. Il target del cuneo si calcola sommando ( o sottraendo se è ribassista) la base del cuneo stesso ( in questo caso 5 figure circa) al punto di rottura. (che non si è ancora verificato).
Qualcuno potrebbe obiettare l'individuazione della figura...infatti esiste una figura simile al cuneo , il pennant, che si contraddistingue dal cuneo per la breve durata, il pennant (qualcuno lo scrive pennat...ma l'importante è il concetto) infatti non deve superare le 4 settimane ( e di fatto questa sarebbe la quarta settimana di "gestazione"), inoltre durante il pennant i volumi devono continuare a contrarsi ed effettivamente i volumi si sono contratti, il pennant avviene sempre dopo un movimento repentino e deciso, e direi che anche questo concorda.
ricordo inoltre che entrambe le figure sono di continuazione del trend, quindi non ci forniscono indicazioni discordanti.
Quindi?
Se la rottura avviene durante questa settimana lo chiameremo pennant, ricordandoci però che il target sarà molto più contenuto, di fatti sono 2 figure (200 pips) circa dal punto di breakout della figura.
Se la rottura non avverrà questa settimana lo chiameremo cuneo e il target sarà di 5 figure dal punto di rottura della figuraindividuata.
Come da titolo io propendo più per quest'ultima situazione, come al solito aspetteremo.

Restiamo comunque all'erta, l'analisi tecnica non da sicurezze, e non c'é nessuna certezza nella sua realizzazio non fa miracoli, e quello individuato è solo uno scenario possibile.

Consideriamo quindi anche opzioni ribassiste, individuiamo infatti un livello di supporto importante intorno ad area 234.00/.50 difatti in quest'area vediamo passare la trendline ribassista viola, la statica formata dai massimi precedenti e la media mobile a 50 periodi. Insomma il supporto è di notevole importanza, il che sinceramente mi fa propendere più per la figura rialzista individuata, ma se rotto la discesa dovrebbe essere abbastanza violenta. E andremmo a testare la trendline dinamica del canalone rialzista di medio periodo, intorno ad area 232.00, e nonostante questo non avremo ancora segnali d'inversione del trend.

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Wednesday, February 14, 2007

Euro dollaro, fine laterale

Finalmente siamo riusciti ad uscire da questo mercato laterale. Hanno funzionato egregiamente i9 livelli di trend laterale indicati fino ad oggi.
Movimento oggi anche alimentato dalle parole di bernanke che ci ha portato a toccare quota 1.3150, esattamente dove passa una trendline dinamica ribassista che parte esattamente dai massimi di dicembre. Già effettuato il rimbalzo anche se dovrebbe essere più consistente, data l'importanza della trend. I livelli da monitorare rimangono quelli indicati precedentemente.
Quindi monitoriamo 1.3100 e 1.3050 per operazioni ribassiste.
Mentre per operazioni long ritengo importanti la sopracitata trend dinamica, e 1.3210 (arrotondiamo a 1.3200 statica psicologica).
Il trend di medie breve è ritornato long, e salvo ritorno sotto 1.3050 lo scenario non dovrebbe cambiare.
Conferme del trend data anche dai volumi crescenti delle ultime due sedute (rialziste).
Solo un attestarsi sopra i massimi odierni (quindi alla rottura della trendline ribassista) confermerebbe movimenti rialzisti di più ampio respiro.

purtroppo blogspot ha dei problemi con l'inserimento immagini. Provo più tardi ad aggiungerla.

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Saturday, February 10, 2007

Troppo rumore


Avrei voluto affrontare l'argomento nei giorni scorsi, ma lo faccio oggi!
E' da giorni che si parla di yen, soprattutto riferito al g7, che si sta svolgendo in questi giorni.
Ci sono stati annunci e smentite sull'argomento, in continuazione, difatti la volatilità sulla moneta è stata particolarmente alta. Sintetizzando il clima fino adesso era di rivalutare lo yen, soprattutto da parte dell'europa!
E continuano ad arrivare smentite. Insomma tanto trambusto che probabilmente non porterà a niente, almeno sull'argomento.
Il che lascia spazio ancora per la discesa della valuta nipponica.
Inoltre quando c'é troppo rumore solitamente accade tutto l'incontrario, difatto già lo yen ha perso terreno nei confronti dell'euro soprattutto, che era la valuta più interessata all'argomento.
D'altronde perché far capire a tutti gli investitori del mondo che lo yen la prossima settimana riacquisterà terreno, non può essere che tutti guadagnino, mi sembrerebbe strano, di solito quelli che guadagnano sono sempre gli stessi, mentre la massa dei mercati (quella che segue le notizie) è quella che perde. E come al solito vi dico: affidatevi all'analisi tecnica sorpattutto sul breve periodo, perché quella fondamentale purtroppo evidenzia il valore che dovrebbe avere un corss, un indice o un'azione, ma non quello reale, e come sappiamo (palese al giorno d'oggi) i prezzi reali si discostano spesso da quelli veritieri. Sono in molti trader e analisti di calibro che ci stanno rimettendo proprio sulla moneta nipponica...e parlo di persone brave, dei veri professionisti, analisti da cui si può solo imparare, eppure le leggi dell'economia non sempre corrispondono a quelle del mercato.
Non vi sto consigliando di vendere yen, sia ben inteso, il mio consiglio è sempre di seguire il trend, che è già difficle di per se, figuriamoci quelli che cercano di prevedere!

Vi lascio con qualche link alle notizie:

G7 non nominerà esplicitamente yen, dubbi su espansione Gruppo
Comunicato G7 non menzionerà yen, dice ministro Finanze Giappone
G7 ancora incerto su yen, guarda a codice condotta su hedge fund
Yen scivola con affievolirsi attese di dichiarazioni G7

Quando le notizie sono troppo evidenti stiamone alla larga! La massa ci rimette sempre!

p.s. a scanso di equivoci il fotomontaggio è ironico! :D

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Friday, February 09, 2007

Pounds yen


Aggiorniamo l'analisi sul cross pounds yen che continua a muoversi in trend laterale, causa anche debolezza del pounds che sta perdendo anche con euro e dollaro.
I livelli chiave per una lettura ottimale non si discostano da quelli individuati precedentemente.
Di fatto abbiamo area 236.30 che anche oggi ha fatto da supporto (almeno per ora) e la cui rottura ci porterebbe a testare le moving average 200 del timeframe a 4 ore, e dove all'incirca passa la statica formata dall'ultimo minimo. Quindi un area resistente che potrebbe fornire un buon rimbalzo in tal caso e uno strappo al ribasso se rotta in maniera prepotente (in questi casi ci si aspetta solitamente un pullback di conferma).
Nell'immagine abbiamo voluto evidenziarie un possibile scenario rialzista, anche se un po' azzardato non è da sottovalutare.
Difatti possiamo immaginare un uno spalla testa spalla rialzista con target (guarda caso) i massimi. Ovviamente bisogna aspettare la realizzazione di questa figura, che avverrebbe con la rottura di area 238.80. Inoltre seguiremo l'andamento per osservare deformazioni o rotture al ribasso che annullerebbero questa possibilità.
Segnale long a 237.00, 238.00 e quello segnalato poco fa a 238.80 che tra tutti e tre è quello più forte.
Resta comunque fondamentale 240.00 per ripensare ad una ripresa del trend long di medio/breve, mentre ricordiamo che quello di lungo termine è rimasto per ora invariato.

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Thursday, February 08, 2007

petrolio, quadruplo massimo

Aggiornamento sull'operatività del petrolio.
Restano valide le indicazioni operative ricavate dalle analisi scorse.
Quindi si prospettano scenari long sopra 60, e short sotto 57$, la cosa interessante è la conformazione che ha assunto il grafico giornaliero. L'ultima candela che mangia quella precedente, e le ultime 4 candele che formano un quadruplo massimo.
Esiste il doppio massimo e il triplo massimo, ma il quadruplo massimo non esiste nelle figure d'inversione.
Se applichiamo il ragionamento inverso questo dovrebbe indicare un rialzo...ma allora perché non esiste nelle figure di continuazione?
Ovviamente il candelone rialzista che si è formato fa pensare ad una certa forza al rialzo, ed infatti inizio a propendere per questa strada. I segnali sono comunque chiari, e sono quelli scritti a inizio post!

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S. Valentino Alternativo

Ho letto adesso un post dell'amico finanza e politica, sul ruolo dei blog e dei grandi media.
Mi è venuto in mente così che uno degli eventi mediatici e di business di questo periodo è San Valentino, la festa degli innamorati.
Anzi meglio: è la festa dell'amore!
Da anni oramai questa festa è diventata un business commerciale, come la maggiorparte delle feste.
Così ho fatto un collegamento, forse un po' strampalato, se siamo noi blogger la voce dal coro, la voce alternativa del mondo, perché non sfidiamo il coro, cerchiamo di dare un altro significato a questa festa, anzi cerchiamo di ricordare il vero significato.
Quale atto d'amore più grande di dare speranza e vita a dei bambini? Quale manifestazione migliore...non è forse meglio di una cenetta o una rosa?
Vediamo se quesi blog hanno veramente questo potere d'influenza...vediamo se questa sfida sarà accolta dalla comunità blog italiana, vediamo quante persone riusciremo a raggiungere.
Nella giornata di San Valentino al posto di regalare qualcosa al proprio Amore facciamo una donazione all'Unicef...facciamo un vero gesto d'amore. Perché voi innamorati avete forse bisogno proprio di questa giornata? L'amore si dovrebbe dimostrare ogni giorno.
E qualcuno forse si chiede, non è strano che un iniziativa del genere parta da un blog finanziario.
Così io rispondo, non è forse vero che il miglior investimento che l'uomo può fare è nella Vita e nella speranza di un mondo migliore?

Unicef

articolo economy

Per chi non si fosse comprato economy di panorama della scorsa settimana è ora presente l'articolo inerente ai blog finanziari a questo indirizzo:

http://www.panorama.it/economia/investire/articolo/ix1-A020001040002

Intervista tripla


Eccoci di nuovo per proporre un intervista dell'amica Lari. Questa volta l'intervista è Tripla, e gli ospiti sono i Signor Berlinzani, Ponzinibbi ed il sottoscritto, che confronto agli altri due è una pulce, ma qualcosa di buono ogni tanto la dico persino io.
Ovviamente l'argomento è sempre forex (mercato valutario), e consiglio vivamente la lettura perché piena di considerazioni interessanti, inoltre non è da tutti giorni avere davanti tre modi di pensare e vedere le cose in maniera differente a confronto, in maniera così chiara.
Ringrazio ancora una volta Lari che ci permette di pubblicare l'intervista all'interno del blog, ed i Signori Ponzinibbi e Berlinzani che per l'ennesima volta ci dimostrano la loro professionalità e disponibilità, qualità sempre più rare al mondo d'oggi.

Buona lettura.

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Question Due punti caldi si affronteranno da qui a pochi giorni, ovvero l’intenzione da parte della B.C. Svizzera di porre un fermo alla caduta del franco-svizzero e le future sorti dello Yen, di cui con probabilità se ne parlerà al G7 di Essen, nell’ intanto come rapportarsi verso queste due valute( chf e yen)? Meglio attendere e restare neutrali, ?

Enrico: Da trend follower la mia risposta non può che essere , resta flat e prendi il trend. Sinceramente ho delle difficoltà nel commentare la situazione svizzera, poiché non mi sono mai interessato, dando un'occhiata al grafico vedo la valuta svizzera dai minimi toccati nel 2005 sta lentamente recuperando, con le dovute oscillazioni.
Lo Yen sicuramente è più volatile e bisogna andarci più cauti.
Innegabile che la discesa è agli sgoccioli, l'ha capito pure l'Europa; ciò non toglie (ho fatto l'abitudine) che lo yen possa fare ancora una bella discesa prima di iniziare il recupero. Mentre il recupero del franco svizzero è già in atto da mesi, quello dello yen deve ancora iniziare. Certo avvisaglie d'inversione sono sempre più frequenti, ma un vero segnale non è ancora arrivato. Come già ho scritto nel blog io considero marzo il mese critico!

Question Ponzinibbi di fronte a questa incertezza a tuo parere come è meglio comportarsi comportarsi ?

Su entrambe le valute pesa il differenziale tassi, che le penalizza in modo marcato anche in prospettiva, dato che le rispettive autorità monetarie mantengono un atteggiamento più moderato sull’andamento dei prezzi interni rispetto alle altre principali banche centrali. I fondamentali, quindi, non lasciano molto spazio alla possibilità di un rintracciamento consistente rispetto ai livelli correnti, ma solo a correzioni tecniche di consolidamento del trend principale. Se si guarda al breve termine, ci si può però posizionare sfruttando le possibili dichiarazioni, o i silenzi, provenienti dal G7, che possano contribuire a determinare ulteriore volatilità, determinando correzioni anche importanti, seppur temporanee. In particolare, l’eurchf avrebbe spazio fino a 1.6000 senza incrinare il percorso rialzista, mentre l’euryen potrebbe rintracciare comodamente fino a 153.80 lasciando inalterato il trend di medio periodo.

Question Berlinzani,due punti caldi e incertezza …la sua opinione?

Berlinzani:Le questioni Chf e Yen sono estremamente differenti tra di loro nel senso che mentre ilFranco ha vissuto una fase di relativo indebolimento (da 1.5500 a 1.6250) nei confrontidell’Euro , lo Yen è sui minimi degli ultimi 10 anni (da quando, per intenderci, è nato l’Euro).Per il Franco si può e si deve dire che la Banca Nazionale Svizzera rifiuta un indebolimento troppo rapido della valuta, ma il livello di quest’ultima non è tale da impensierire le autorità monetarie.
Il franco non rappresenta più la moneta rifugio per eccellenza, e il suo posto è stato preso dal dollaro di Singapore.
La valuta elvetica è ormai ancorata all’euro in una sorta di legame inscindible in un range compreso tra 1.5000 e 1.6500.
Nel passato, quando ancora c’erano le valute nazionali europee, si è visto anche un cambio pari circa a 2 franchi per un Ecu (Euro), quindi non dobbiamo assolutamente preoccuparci di un cambio di 1.6100.
Per lo Yen il discorso è differente. La manipolazione verbale (ma non più reale) sul cambio della Boj ha fatto si che lo Yen si indebolisse sempre di più negli ultimi anni, con la conseguenza che, mentre nei confronti del Usd la valuta giapponese si può considerare su un livello apparentemente di equilibrio storico, 120 Yen per dollaro (anche se in termini di real
effective change appare ampiamente sottovalutata essendo tale cambio pare a 100.00 oggi) ,nei confronti della moneta unica siamo vicini a 160 yen per euro, un livello fuori dal real effective change di circa il 30% (essendo quest ultimo più vicino a 120.00 che a 160.00).
Ma come è ben noto, nel mercato dei cambi, i prezzi di mercato si discostano realmente anche di molto dai valori fondamentali, e anche per molto tempo, rientrando nei parametri fondamentali solo nel lunghissimo periodo.
La nostra opinione al riguardo è che il franco nel medio periodo potrebbe continuare ad indebolirsi mentre lo Yen si muoverà ancora per qualche tempo a seconda dell’andamento dei tassi di interesse. Ovviamente se al G7 non decideranno di metterne un freno alla caduta.
Se così fosse, allora per lo Yen si aprirebbero enormi spazi di rivalutazione nei confronti
dell’Euro, con l’incognita però se a muoversi al ribasso sarà l’EurUsd oppure il Usdjpy.
E su questo pare assolutamente difficile pronunciarsi ora .


Question La sterlina e Lo Yen. Nella possibilità che la divisa Giapponese venisse sostenuta dalla politica delle Banche Centrali e dall’ Economia Europea , ritrovasse la sua via verso rialzo, quale reazione prevedi avrà la coppia “Bbp-Jpy “?

Berlinzani:GbpJpy è su dei massimi significativi di lungo periodo, ma dall’altro lato è uno dei cosiddetticarry trade per eccellenza, avendo un differenziale di tasso del 5%.
Il che significa che un investitore che venda Yen oggi al cambio di 236.00 e comprasse sterline,avrebbe un cambio di riferimento dopo un anno di 224.00 Yen per sterlina con un guadagno
di ben 1200 punti, solo esclusivamente legati al differenziale di tasso di interesse.
Appare quindi logico il fatto che la maggior parte degli investitori acquisti sterline su ogni ribasso e venda Yen per sfruttare tale differenziale, ma è altrettanto logico il fatto che questo sbilanciamento a favore delle posizioni short Yen e long Gbp potrebbe creare delle condizioni ideali per crolli improvvisi della valuta anglosassone.
E questo potrebbe anche essere uno di quei momenti storici, sia perché la GbpUsd è sui massimi storici (quasi due dollari per una sterlina) sia perché il Usdjpy appare fuori linea rispetto al real effective change e rimane aperto un rischio rivalutazione Yen.

Question Enrico tu che possibilità intravedi per la coppia Bbp-Jpy nell’eventuale rialzo della valuta nipponica?

Enrico: La sterlina è una moneta molto sopravvalutata, come lo yen è molto sottovalutato. E la miscela è quindi esplosiva. Come bolla economica la Gran Bretagna è più vicina agli USA che all'europa, dove la bolla è meno pompata.Sono molti carry trader che s'indebitano proprio nella moneta giapponese e investono in titoli inglesi e nella loro valuta. Il che ci indica che quando lo yen invertirà la rotta il pounds seguirà a ruota. Sterlina che scende, yen che sale, ed il cross farà 20 figure in poco tempo!

Question dal tuo punto di vista Daniele (Ponzinibbi)?

Nel caso lo yen trovasse il sostegno da parte delle autorità monetarie, potrebbe mostrare una forte correzione immediata nei confronti della sterlina, con un target a breve termine di 228.00, il che significherebbe tornare ai livelli di inizio anno. Questo rappresenterebbe un movimento di correzione particolarmente ampio, ma artificiale, e come tale di fragile tenuta. Rimarrebbe infatti sullo sfondo l’ipotesi, abbastanza verosimile, di un altro rialzo dei tassi britannici, che potrebbe bruciare in tempi rapidi il suddetto rintracciamento.


Question Il Giappone non sembra intenzionato a sostenere la sua valuta dall’altro canto L’Europa spinge perché lo Yen ritorni a rafforzarsi…perché due posizioni cosi opposte?

Ponzinibbi :Sull’euro si concentrano da tempo buona parte delle tensioni derivanti dagli squilibri delle bilance dei pagamenti di diversi paesi, dato che alcune autorità monetarie e fiscali (ad esempio, quelle nipponiche) possono intervenire direttamente sul mercato per realizzare obiettivi di rilancio della proprio economia. Il Giappone ha scelto di seguire una specifica politica del cambio, indirizzata al mantenimento di un forte livello competitivo sulle esportazioni, in assenza di una solida ripresa dei consumi interni. La Bce, invece, non ha una esplicita politica del cambio, e si concentra unicamente sulla stabilità dei prezzi interni. Questo consente ai giapponesi di sfruttare il deprezzamento naturale della loro valuta (dati i bassi tassi di riferimento del Sol Levante) per condurre una politica commerciale energica, fino a quando la situazione non diviene intollerabile per le valute concorrenti, dando luogo ad un balletto di interventi verbali che spesso si risolvono in forti movimenti speculativi.

Question Cosa ha da guadagnare il Giappone dalla debolezza della sua divisa e cosa ha da temere L’Europa dallo Yen debole…?

Ponzinibbi: Il Giappone continuerà a mantenere lo yen debole finché potrà, dato che il problema interno continua ad essere la deflazione strisciante e il ristagno dei consumi. L’unico pericolo viene dall’eventuale rincaro delle materie prime. L’euro rischia di perdere quote importanti sul commercio internazionale sul lungo termine, ma in realtà la Germania ha dimostrato che si può vendere bene all’estero anche in presenza di un euro forte, e questo perché la competizione si gioca non solo sui prezz,i ma anche sulla qualità e la diversificazione settoriale.



Question Secondo te Enrico come si spiegano queste prese di posizioni cosi divergenti?

Enrico:Il giappone sta uscendo da una depressione decennale, e nella mente dei giapponesi è ancora insita la paura. Per quanto l'economia giapponese sia stata risanata, è sorto un altro problema che impedisce al giappone di alzare i tassi d'interesse e di rivalutare la propria moneta.
Il giappone possiede gran parte del debito USA, e gli USA sono tra i più grandi investitori del giapppone. Il giappone grazie anche alla svalutazione della moneta è uno dei più grandi esportatori nel mercato cinese, che come sappiamo è in grande via di sviluppo, e di conseguenza ha portato al giappone lauti profitti in questi anni. La Cina come il giappone posside gran parte del debito USA. Se lo yen si rivaluta gran parte degli investimenti in bond americani tornerebbe in patria, il dollaro scenderebbe molto di valore, e gli USA investirebbero meno nel giappone, perché cadrebbero in depressione…inoltre,prosegue Enrico, se la moneta nipponica si rivaluta il giappone avrebbe maggiori difficoltà nell'esportare in Cina, e l'economia giapponese ne risentirebbe molto. E' obiettivo del Giappone rivalutare la propria moneta insieme allo Yuan Cinese. Praticamente, nonostante l'economia giapponese sia adesso florida essa dipende molto dal valore della sua valuta, ed un rivalutazione soprattutto se violenta metterebbe il giappone in difficoltà.
Secondo me l'europa vuole la rivalutazione dello yen per il semplice fatto che non vuole innescare il carry trade massiccio, in previsione di altre revisioni di tassi al rialzo, sull'euro. Ovviamente influisce anche la competizione economica, in un mercato globalizzato avere delle potenze economiche come il giappone con una valuta così a basso prezzo, non fa piacere.

Question Riassumendo le due domande precedenti lei Berlinzani cosa ne pensa?

Certamente il fatto che in Giappone l’inflazione rimanga sotto controllo nonostante uno Yen così debole, aiuta l’economia del sol levante ad esportare in misura maggiore senza che il cambio peggiori la situazione del deficit pubblico e degli interessi su di esso.
La principale ragione di questa apparente contraddizione sta nel fatto che i paesi asiatici restano paesi ad alto tasso di risparmio e minor consumo, il che aiuta a mantenere sotto controllo i prezzi nonostante la svalutazione competitiva della valuta abbia effetti inflattivi anche importanti.
Per l’Europa invece possiamo notare come il cambio eccessivamente forte non aiuti le esportazioni , e quindi le aziende del vecchio continente soffrono la maggior competitività sui prezzi applicati dalle aziende del paese del sol levante.
Un discorso banale questo, perché certamente vi sarebbero da considerare riflessi più complessi sul mercato dei capitali che possono essere positivi per il vecchio continente e negativi per il Giappone.
Ma i riflessi sul mercato reale dei beni appaiono certamente quelli appena descritti.

Question Ci troviamo davanti ad un scenario macroeconomico e politico, non privo di incertezze che potrebbe ribaltare le previsioni rigide della analisi tecnica pura?

Berlinzani:Questo è assolutamente vero, ma è altrettanto vero che comunque ci si deve fidare sempre dell’analisi tecnica, perché anche cambiando lo scenario politico e macro, tutto questo farà cambiare lo scenario tecnico che si adeguerà (magari con un piccolo ritardo), e indicherà nuove strategie per il futuro.
Chi , sul mercato delle valute, si fida dell’analisi tecnica, potrà anche subire temporaneamente gli effetti di cambiamenti macro e politici, ma successivamente vedrà i benefici realizzarsi proprio grazie al nuovo scenario tecnico che si presenterà e che indicherà la strada da seguire.


Enrico:L'analisi tecnica è nata come accomodante. Quindi non solo per individuare i trend, ma soprattutto per individuare valori critici, che siano individuati da pattern e figure o da trend line e pivot. Usare i punti critici per cercare di prevedere è sbagliato.

Question Daniele dal tuo punto di vista pensi che possa esserci questa eventualità?

In realtà, gli eventuali disallineamenti tra analisi tecnica e fondamentale sono quasi sempre destinati a risolversi a favore dei valori fondamentali, anche se solo nel medio lungo termine. L’analisi tecnica resta indispensabile per la tempistica dell’operatività speculativa, e per la sua capacità di sintesi grafica di una serie potenzialmente sterminata di fattori critici. Ciò che essa mostra è solo il sentiment del mercato. Dietro quel sentiment di mescolano aspettative che raramente riescono a convergere verso un’ipotesi unitaria, determinando un trend coerente con i valori fondamentali di un economia. In ogni caso, conviene sempre seguire le indicazioni tecniche, dato che lo scenario macro fornisce esclusivamente un quadro di riferimento i cui effetti pratici si dilatano nel tempo.



Question La sterlina ha paura del voto in Scozia"... si apre cosi l' articolo pubblicato sul numero 6 di Economy uscito il 2 di febbraio, prosegue "se lo Scottish National Party (snp), Partito nazionalista che invoca
indipendenza e un possibile cambio della costituzione, vincerà …avrà un impatto negativo sul corso della valuta" Chris Furness strategist di 4Cast avverte "se la forza del Snp sarà confermata, meglio disfarsi delle sterline" mentre David Smith,presidente dell'Istitute of Economic Affairs, dice: " ...é da tempo che il pound rischia di perdere valore per motivi tecnici e se si aggiunge il rischio politico la situazione si fa difficile".
Si sa che al mondo di economisti e analisti del mercato con tendenza al " pensiero catastrofico" ve ne sono molti, stando alle opinioni di molti gli Usa avrebbero dovuto soccombere da un momento all'altro diverso tempo fa, invece anche se malandati sono ancora vivi e vegeti...
A questo punto quanto dare peso a questa notizia?


Ponzinibbi: Le valute, in fin dei conti, oscillano in considerazione del differenziale tassi e di forti squilibri delle bilance dei pagamenti. Le considerazioni relative al contesto socio-politico hanno importanza solo per le economie in via di sviluppo ed emergenti, non per i paesi industrializzati come la Gran Bretagna. Esistono ragioni tecniche solide a giustificazione di ulteriori rintracciamenti della sterlina dopo i recenti record, ma la sua forza è determinata da una politica monetaria restrittiva e da un’economia che continua a correre. Il resto è speculazione destinata a bruciarsi in poco tempo.

Question Enrico tu quanto peso pensi si possa dare a questa notiza?

Sinceramente non so molto dell'economia della scozia...certo è che se ne andrebbe una parte di entrate. Come hai già detto tu la sterlina è già sopravvalutata di suo, quindi per un motivo o per l'altro dovrà scendere. Quello della scozia è solo un eventuale segnale in più da seguire.
Ad esempio gli Stati Uniti la loro economia è in rallentamento...nonostante il dicembre super, che come ho detto più volte è stato più un rimbalzo necessario che un vero segnale di ripresa, l'economia è di nuovo in crisi, se andiamo a vedere i dati di questo gennaio non c'é effettivamente niente che ci fa rallegrare, ma è inutile sperare sempre nel crollo, anche se i segni si fanno sempre più pressanti e frequenti. C'é da rimanere all'erta, soprattutto per operazioni a lungo e medio termine, in questo periodo è nettamente meglio vivere alla giornata o non investire proprio!

Question lei Berlinzani cosa ne pensa …come interpretare questa notizia?

Berlinzani:Ad ogni notizia si deve dare il giusto peso, e non pensiamo che il voto scozzese possa cambiare il quadro tecnico riferito alla moneta.
Certamente la valuta britannica si trova su livelli pericolosi e pensando che nel 2000 ci
volevano 1.4000 dollari per fare una sterlina, ci rendiamo conto del fatto che una caduta da
questi livelli con una correzione potrebbe far male e molto chi ha in possesso sterline ai livelli
attuali.
Una corretta politica di money management, indipendentemente dai time frames utilizzati
(breve, medio o lungo periodo) è necessaria per evitare di farsi prendere in contropiede da un
movimento di ribasso della valuta.

Question Enrico parliamo un po’ di te, il tuo blog sta crescendo…dalla tua prima intervista (pubblicata sul forum) quanto sei cresciuto ?

Enrico:Tantissimo...da allora ho guadagnato il 400% in visite, non si può dire, purtroppo, attrettanto per i soldi!
Sono molto soddisfatto, ho iniziato delle collaborazioni, con trend-online, ed altre sorprese stanno arrivando...e fidatevi, stanno arrivando è molto vicino!

Question Da quanto possiamo leggere sul tuo blog http://oltrefinanza.blogspot.com/, ti stai interessando al petrolio anche se solo da spettatore, una tua analisi...a quale punto è la situazione attuale ?

Enrico:Si è interessante il discorso del petrolio, che ho scoperto è un mercato abbastanza tecnico, all'inizio non pensavo si adattasse l' AT a questo mercato, ma mi sto ricredendo. Sinceramente è difficile fare un punto della situazione, il mercato del petrolio è troppo importante e troppo speculativo per avere abbastanza informazione tali da prevederne l'andamento tramite l'analisi fondamentale. L'abbassarsi del petrolio ha permesso alla bolla economica di sgonfiarsi un po', penso comunque che avere un prezzo del petrolio troppo basso per molto tempo sia contro troppi interessi di politici e imprenditori. Il petrolio è destinato ancora a salire, la domanda continuerà a salire, grazie alla Cina e India. Se pensiamo inoltre che la Cina sta iniziando a portare la tecnologia e l'industria in Africa, aumenteranno nuovamente le domande sul greggio.
Per fare un po' di rumors sembrerebbe che una grande banchina di ghiaccio si stia staccando dal polo nord, e che la direzioni delle correnti la porti verso due pozzi petroliferi offshore. Quindi una bella impennata del petrolio nel caso dovesse succedere.




In fine , Enrico e Daniele una vostra previsione generale sulle principale valute per chiudere l’intervista,

Enrico: Euro Dollaro: trend di medio lungo rialzista, possibile tentativo a breve di sfondare area 1.28000. Previsione entro fine anno: 1.3550.

Credo che il trend laterale intrapreso recentemente possa durare più del previsto.

Pounds yen: lo vedrei a 214.00 entro l'anno. Ma in realtà potrebbe arrivare tranquillamente a 262.00, la cosa migliore e cercare di assecondarlo.

Euro pounds: 0.7000 entro fine anno.


Ponzinibbi: potrebbe aprirsi una nuova fase laterale di medio termine sull’eurusd. Il canale che si era materializzato tra 1.2450 e 1.2850 tra maggio e novembre del 2006 è stato poi rotto al rialzo verso i massimi più recenti. In assenza di un quadro definitivo sullo stato effettivo dell’economia Usa (soft landing? Accelerazione a sorpresa? Stabilizzazione del mercato immobiliare?) il mercato non potrà assumere una direzione certa, mantenendo e magari consolidando i livelli attuali, dando luogo ad un nuovo movimento in trading range tra 1.2850 e 1.3350. L’orientamento di lungo periodo (dopo la primavera) vede però ancora solida l’ipotesi di una rottura al rialzo di quota 1.3350. L’usdyen dovrebbe seguire una fase di ulteriore rafforzamento, pur avendo margini residui più ridotti, con uno spazio tecnico potenziale fino a 125.50/60, prima di subire un rintracciamento fisiologico o determinato da interventi della BoJ/MoF. Il cable dovrebbe consolidare ancora tra 1.9150 e 1.9900 prima di rompere i massimi storici. Per l’euryen dovremmo assistere ad ulteriori apprezzamenti anche oltre quota 160.00, per poi verificare la possibilità di una correzione a consolidamenti delle quotazioni superiori a 152.40/50.
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Wednesday, February 07, 2007

Collasso economico col rischio di guerra.

Invito alla lettura di questo articolo, interessante sì, ma ricordo a tutti che non c'é sempre bisogno di essere catastrofisti.
Ci fornisce comunque una veduta dell'insieme che ci può aiutare alla comprensione di quello che succede.

riporto uno spezzone:
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“Fin quando George W. Bush e Dick Cheney occuperanno la presidenza, non ci sara' possibilità di evitare un certo tipo di guerra mondiale; allo stesso modo, è in arrivo qualcosa di peggio che una depressione economica generale: una crisi generale da collasso dell'attuale sistema fisico-economico mondiale… Probabilmente poche settimane ci separano dalla minaccia di guerra con l'Iran, a meno che Cheney non sia allontanato in questo lasso di tempo; pochi mesi, o forse poche settimane ci separano dalla minaccia di una crisi da collasso globale del sistema economico e monetario-finanziario.”
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[per leggere l'articolo basta cliccare sul titolo del post]

petrolio, doppio massimo

E' un doppio massimo quello che si può osservare nel timeframe daily del greggio, avvenuto nella giornata di lunedì e di martedì.
La figura non è ancora stata confermata, e ci sono ancora buone probabilità che l'oro nero tocchi i 60 e li spacchi al rialzo.
Il segnale short non è cambiato a mio avviso dall'ultima volta, e compare alla rottura dei 57$. E' possib ili comunque tentare delle posizioni orso sotto la statica che si è formata a 58$.
Come si può osservare la statica a 60 dollari ha fornito dei buoni rimbalzi che hanno lasciato due lunghe ombre sulle candele che l'hanno testata. Questo significa che come statica è molto considerata dal mercato, quindi una rottura dovrebbe fornire una buona spinta rialzista.
Occhi aperti con il doppio massimo quindi, per il resto la situazione non è cambiata di molto dall'ultima volta.

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Tuesday, February 06, 2007

Pounds dollaro, finito laterale


E' andato a vuoto il primo tentativo, procurandoci qualche sudore freddo, per fortuna la seconda rottura di 237.00 è stata validata e definitiva.
Il target è oramai vicino: 234.50.
La cui rottura dovrebbe portarci alla media mobile sottostante, quota 233.50 circa. La trend line azzurrina è stata tracciata solo per individuare una possibilità di andamento, ma non la tengo in considerazione, per ora, per un operatività!
I supporti più importanti per la discesa sono situati a 231.50 e 228.00, quest'ultimo corrisponde all'ultimo minimo registrato. Sotto questo livello il trend di medio cambierebbe in ribassista, minimi decrescenti e massimi decrescenti.
Mi aspetto un pullback in primissima mattinata, valutiamo se rinforzare la posizione o chiuderla in caso di movimenti al rialzo con grossi volumi.

Per spunti al rialzo di breve quota 237.25 e 239.00.
Mentre un ritorno sopra 240.00 porterebbe al test dei massimi.

Saturday, February 03, 2007

petrolio testa la resistenza

Aggiorniamo di nuovo l'analisi sul petrolio, la volta scorsa, avevamo segnalato che saremmo arrivati in area 59/60$.
Ebbene ecco che nella giornata di ieri siamo andati a target. Proprio un regalo fattoci in chiusura.
Siamo di nuovo giunti ad un livello importante dal punto di vista tecnico, e bisogna fermare la propria operatività per osservare il prossimo movimento del greggio.
I primi giorni della prossima settimana potrebbero essere contrassegnati da un trend laterale di assestamento, che potrebbe di conseguenza portare a false rotture, le così dette trappole.
I livelli da tenere sotto osservazione sono 57$ la cui rottura ci dovrebbe riportare ad un ritest dei minimi in area 50$, e zona 60$ la cui rottura porterebbe ad una escursione veloce a 62.40$, questo, senza un attestarsi al di sopra dei 60$, non dovrebbe compromettere il canale ribassista intrapreso da qualche settimana.
Restate in sintonia, perché farò le dovute valutazioni ogni volta che testeremo livelli da me tenuti importanti.

Per completezza parliamo anche di un po' di fondamentali, soprattutto per l'analisi a lungo termine.
Matthew Simmons, chairman della compagnia di investimenti nell'energia Simmons&Co, ci dice che il petrolio ha già raggiunto il suo picco di produzione, pozzi nel mare del nord in esaurimento anche cantarell in messico in declino. In Arabia Aaudita dal 2 anni non si vedono aumenti di produzione, e i nuovi progetti non si realizzeranno e non saranmno produttivi prima di 2-3 anni.
Insomma, per i prossimi anni il petrolio sarebbe destinato nuovamente a salire, e fino a qua concordo anche io.
Ma come ho già spiegato in passato di pozzi ce ne sono ancora, e se ne conosce l'esistenza. Solo che conviene rivelarli al popolino solo dopo gli esaurimenti degli altri, così si riesce a sfruttare al meglio il rialzo dei prezzi.

Questa è l'intervista di Bloomberg a Simmons in data 1 febbraio 2007:


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Friday, February 02, 2007

Parco Blog


E' questo il titolo dell'articolo comparso ieri sul settimanale Economy di Panorama.
E parla di noi, sì parla dei blog finanziari, non posso che fare i complimenti a tutti i blog friends, ogni tanto ci vuole un incentivo per continuare e fare meglio di prima!
E un grazie a Roberta Caffaratti che ci ha intervistati.
Bravi Blogger, ve lo siete meritati:

Thursday, February 01, 2007

problemi tecnici

questo post è una prova, causa problemi tecnici da risolvere!

euro dollaro /2

purtroppo i tempi non mi hanno permesso di aggiornare questa mattina.
Il doppio massimo è stato negato, anzi il cross ha testato la parte superiore del canale laterale. Formando sul 15 minuti un outside rialzista. Potrebbe essere questa la volta buona, i volumi sono elevati al punto giusto per un cambio trend.
Attendiamo, posizionati nel frattempo long con Stop loss stretto! (non si sa mai!)

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Euro dollaro, prestare attenzione.


Sempre trend laterale su euro dollaro. Ma attenzione alla figura che si potrebbe formare.
Se non dovesse proseguire la salita nella giornata odierna si verificherebbe un doppio massimo che ci porterebbe nuovamente a testare la parte bassa del canalone. Conferma del doppio massimo sotto 1.3000.
Attenzione però, sto parlando della barra di ieri e quella odierna, e non del doppio massimo (che doppio massimo non è) con maggiore ampiezza ed incluso nel cerchio rosso. Di fatto il doppio massimo è una figura d'inversione che si ha a fine di un trend rialzista. Di fatto il trend attuale è laterale, quindi quello sottolineato in figura non è un doppio massimo.
Mentre quello che potrebbe formarsi (lo sapremo alla fine di questa giornata) è composto dalla candela odierna e quella di ieri, ed è alla fine di un trend rilazista di brevissimo partito il giorno 29 gennaio.

Come lo scorso post riprese di trend sopra 1.3050 per un trend long, e sotto 1.2850 per un trend short.

dobbiamo però sottolineare che nonostante gli abbondanti dati, i discorsi della fed e tutte le notizie che ci stanno bombardando il cross rimane fermo congestionando.
Così per capire in questa fase d'incertezza quali sono le prospettive tramite l'analisi tecnica ho deciso, come già fatto in passato, di appoggiarmi al dollar index (ovvero il dollaro vincolato ad un panieree di valute). Il dollaro Index dovrebbe fornirci migliori indicazioni sull'andamento del dollaro, e di conseguenza del cross euro dollaro, dove sappiamo che è il dollaro che è il più movimentato e che fornisce i movimenti.
Ecco il grafico:

Come si può osservare il dollaro sembra aver abbandonato tutti gli spunti rialzisti di medio periodo. La moneta è in congestione, il trading range si restringe sempre più andando a formare una spiecie di pennat (le due linee grige).
Il futuro più imminente sembra portarlo al test della trend line grigia inferiore che delimita la triangolarizzazione.
Naturalmente la congestione non durerà in eterno, e come come si può osservare il movimento più naturale sembrerebb il test del supporto verde.
In definitiva aspettiamoci un bel movimento che ci farà uscire dalla triangolarizzazione, e quindi una ripresa della volatilità che sembra averci abbandonato da qualche tempo.

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